DirettaCalcioMercato
·1. Oktober 2025
Roma, Gasperini: “Lille ottima squadra. Dovbyk e Ferguson devono crescere dal punto di vista atletico”

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·1. Oktober 2025
Nella seconda giornata di Europa League la Roma affronterà i francesi del Lille: Gian Piero Gasperini ha parlato del match in conferenza stampa.
Il percorso europeo della Roma è iniziato con una vittoria di misura contro il Nizza. Per i giallorossi, domani, allo Stadio Olimpico ci sarà la sfida contro i francesi del Lille di una vecchia conoscenza della Serie A, Olivier Giroud. Il tecnico ex Atalanta ha presentato il match in conferenza stampa.
Quali sono le principali difficoltà nell’affrontare il Lille?
“È un’ottima squadra, molto dinamica e organizzata. Gioca in modo offensivo, ha avuto un inizio di campionato con alcuni risultati non favorevoli ma le prestazioni sono state sempre positive. Sarà una partita dove bisognerà essere attenti e preparati, incontriamo una squadra di ottimo livello”.
Dovbyk si è sbloccato mentalmente, sta ricevendo gli stessi segnali anche da Ferguson?
“Ferguson è un giovane, un classe 2004 che ha fatto molto bene due anni fa. La scorsa stagione ha avuto difficoltà per infortuni e per il cambio di squadra a gennaio, ha giocato poco e il tentativo con lui è quello di riportare quelle speranze che c’erano su di lui quando da giovane era partito così bene. Si sta applicando, lui e Dovbyk si stanno alternando. È importante la loro crescita principalmente dal punto di vista atletico”.
Sta uscendo dalla sua zona di comfort?
“Per zona di comfort intendevo delle abitudini che avevo conseguito negli anni, poi magari ti trovi per caratteristiche a dover cercare altre situazioni diverse. Tanto per essere chiari, per me non è usuale finire le partite con due centrocampisti come attaccanti come successo al derby o a Nizza. Sono costretto però a fare anche questo”.
La vicinanza delle prossime partite la spinge a fare un turnover più marcato?
“La fatica col Verona non è stata fisica, ma più sulle motivazioni. Non è facile uscire da una partita come il derby che ti toglie energie nervose e poi la prima in Europa League, il Verona aveva una reattività maggiore. Aver segnato prima forse ha condizionato la partita, ma non ho mai pensato potesse essere un problema fisico. Il problema è sempre rientrare nella partita e valutare bene l’avversario, ci sta che in tre partite pensi che il Verona possa essere l’avversario meno ostico e poi si rivela difficilissimo. Dobbiamo acquisire queste abitudini, nel calcio di oggi con le coppe e le nazionali si gioca tre partite a settimana per undici mesi all’anno, questa ormai è la normalità”.
Come sta procedendo l’ingresso di Ziolkowski e Ghilardi?
“Dietro stiamo facendo molto bene e c’è già un grande turnover, 19 giocatori della rosa hanno giocato almeno tre partite e ne abbiamo giocate solo sei. In questo momento è chiaro che Hermoso, N’Dicka, Mancini e Celik hanno giocato di più. Domenica ha esordito Ziolkowski, arriverà anche Ghilardi, sono due giocatori di prospettiva che diventeranno importanti. Arriverà il momento anche per i ragazzi”.
Wesley sta bene fisicamente, manca forse nel gioco di squadra. In cosa deve migliorare?
“Parliamo di un ragazzo di 22 anni che ha fatto 30 partite consecutive col Flamengo e dovrebbe essere a fine stagione, non è mai uscito dal Brasile e il campionato italiano è diverso. Ha dimostrato subito di avere un buon motore, ha dei margini tecnici di inserimento con la squadra, sembra che siamo qui da tanto ma stiamo giocando da poco. Ha avuto qualche problema di viaggio e una fastidiosa gastroenterite, ma per età e motore può crescere e diventare un giocatore importante”.
Soulé è tra i giocatori che ha giocato di più, giocherà anche domani? Chi può giocare al suo posto?
“Non penso ci sia un problema fisico, giocare con così tanta frequenza il problema è legato agli infortuni. Giochiamo a temperature diverse, abbiamo giocato due partite alle 12:30 e una alle 15 con temperature alte, ci può stare avere un accenno di crampi. Sono ragazzi allenati bene che possono recuperare nel giro di pochissimo tempo per la partita successiva. Abbiamo meno alternative davanti viste le assenze di Dybala e Bailey e questo ci obbliga a utilizzare più o meno sempre gli stessi”.
C’è la possibilità di rivedere un centrocampista in più viste le assenze in attacco?
“È una delle opzioni, oggi prepareremo la partita e come sempre abbiamo un paio di opzioni almeno da adottare o dall’inizio o a gara in corso. Con avversari che non conosciamo senza parametri diretti prepareremo più di una cosa per cercare di fare bene domani”.
Koné ha detto che viene voglia di lottare per Gasperini. Come vive lei le partite ed è felice della permanenza di Koné?
“È un giocatore molto forte e lo sta dimostrando in questo inizio di campionato. Gioca con la nazionale francese e questo è un grande risultato. Io ho questa partecipazione molto forte con la squadra durante le partite, ogni partita sia una storia a parte e dobbiamo cercare di ottenere il massimo. Sono sempre partite equilibrate, abbiamo ottenuto risultati e ce li siamo dovuti sempre sudare fino all’ultimo”.
Qual è il vostro piano per affrontare Giroud?
“Il piano tattico è non portarlo dentro l’area di rigore, anche se è un giocatore che si muove bene ovunque. Lui ha fatto qualcosa di straordinario con il Milan, lo ha fatto anche prima nella sua carriera, ma è stato determinante per lo Scudetto del Milan. Fino a qualche anno fa per età alcuni giocatori non erano più competitivi, adesso in Italia e in Francia ci sono giocatori che ancora fanno la differenza a una certa età e questo è legato anche alla condizione atletica. Si allenano in maniera diversa e riescono ancora a incidere”.
Avete incassato solo due gol, a che punto è la squadra con l’assimilazione dei suoi principi?
“Ho avuto la fortuna di incontrare giocatori evoluti sotto l’aspetto calcistico e non ci sono state grandi difficoltà. Ora dobbiamo lavorare sui particolari e sui dettagli, abbiamo una buona predisposizione sui principi, stiamo bene in campo e poi sono i dettagli e le partite che continueremo a giocare che ci porteranno ad avere sempre maggiori risorse da avere in campo”.
Per la sua Roma è più importante la coppa o il campionato?
“È la domanda che ci si pone ogni anno. Dico che è importante tutto, non si deve mai scartare nulla. Il campionato è fondamentale, l’Europa altrettanto e lo sarà anche la Coppa Italia. Dobbiamo affrontare le tre competizioni con l’obiettivo di essere più competitivi possibili e non fare alcuna scelta”.
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