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·10. April 2025
Roma, Ranieri: “Se non sarò ascoltato, arrivederci e grazie. Su Ten Hag e Gasperini vi dico questo”

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·10. April 2025
La scelta del prossimo tecnico della Roma è uno dei temi più caldi nell’ambiente giallorosso, l’attuale mister Ranieri e futuro consulente del club ha fatto chiarezza in un’intervista a Il Messaggero.
Questa sarà l’ultima stagione di Ranieri sulla panchina di un club. Il tecnico, insieme a Ghisolfi e ai Friedkin sono alla ricerca dell’allenatore del futuro allenatore per i giallorossi. A dire dell’allenatore la scelta è molto vicina. Ecco la sua intervista a Il Messaggero.
Dal giorno che ha messo di nuovo piede a Trigoria pensava che dopo tre mesi sarebbe stato dove è adesso?
“Sono sincero, dopo una settimana ho pensato che l’avrei rimessa a posto. Dentro di me lo sapevo ma non ci pensavo. La squadra mi dà tutto. Se non trovo il feeling, non va. È stato facile trovarlo”.
Domenica per la prima volta è sembrato che volesse smarcarsi dal ruolo che l’attende in futuro.
“No, no. Io sarò senior advisor, e mo’ traducetelo come ve pare (ride, ndr). So che sarò un punto di riferimento per loro, consiglierò cosa è giusto e cosa non lo è, ma poi a decidere è la proprietà. Credo sia per tutti così”.
Ok, però un conto è consigliare, un altro dirigere. Quando le venne fatto il nome di Burdisso da inserire eventualmente in società, rispose un po’ stizzito “E io che ci sto a fare?”.
“Scusatemi, ma se arriva un dirigente sopra di me, io che ci sto a fare? I tifosi devono stare tranquilli, io non scappo. Scappo solo se non conto. Non farò il parafulmine di nessuno”.
Che vuol dire?
“Che se non decido e non mi sento importante, io non faccio il parafulmine, me ne vado. Oggi mi sento al centro del progetto. Nel momento in cui mi sentissi al lato di questo, arrivederci e grazie”.
Scusi, ci sono avvisaglie?
“Ma no. Perché, i tifosi hanno paura che lasci?”.
Una cosa che le darebbe la sensazione di non essere ascoltato, potrebbe essere quella di puntare su un allenatore non indicato da lei?
“L’allenatore non è scelto da me, non funziona così. Se ho fatto una lista di nomi, con pregi e difetti, sta anche ai Friedkin deciderlo”.
Quando si consegna una lista del genere, quanto è lunga? “Ghisolfi ed io abbiamo seguito il modello inglese. Siamo partiti da 7-8 nomi per arrivare a 3-4”.
La lista è stata consegnata? “Da mo’”.
E i Friedkin hanno scelto? “Siamo vicini, molto vicini”.
E’ fiducioso che sia un allenatore alla Ranieri? “Sono convinto che arriverà un buon allenatore”.
Perché ha detto che all’inizio potrebbe non piacere? “Perché tante volte a Roma si pensa che arrivi questo o quell’altro e poi i fatti sono diversi. Chiunque arrivi, lasciamolo lavorare. Ora ho detto di prendere un tecnico da Roma e andiamo avanti. Si deve cambiare quando allenatore e squadra non sono più all’unisono. Ma finché c’è il feeling, e queste cose si vedono in campo, si continua insieme. Non esiste sta cosa del ‘giocatore X che ha mandato via un tecnico’, non esiste ve lo assicuro”.
Che tipo è ten Hag? Simpatico? “Ci credete che non lo conosco? Mai incontrato. Ho letto che sarei andato a cena con lui. Mai visto. Credetemi, vi prego”.
Dobbiamo credere che a Gasperini non abbiate mai pensato? “Certamente, ho sempre detto che più bugiardi dei calciatori ci sono soltanto gli allenatori ex calciatori. Torno serio, signori miei andate a chiedere a qualsiasi allenatore se sarebbe felice di allenare la Roma. Chi vi risponderebbe di no?”.
Ci dice soltanto se il nuovo tecnico sarà italiano o straniero? “No, dopo vi imbroglio tutto. Fate i bravi”.