Calcionews24
·27. Juni 2025
Ruggeri lascia l’Atalanta: una situazione tanto sorprendente quanto inevitabile (e con 20 milioni di buoni motivi)

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·27. Juni 2025
Inaspettato e al tempo stesso conveniente per tutte e due le parti. Non che fosse la priorità estiva, ma quando si presentano occasioni di questo tipo l’Atalanta non può dire di no: dai 40 milioni per Diallo ai 30 e passa per Bastoni fino ad oggi.
La cessione di Matteo Ruggeri all’Atletico Madrid fa parte di questa cerchia: una vera e propria opportunità da prendere al volo sia per la società che per il ragazzo.
L’Atletico Madrid è una squadra di tutto rispetto e per l’ex numero 22 è un grande test. Stessa cosa per l’Atalanta dove va dato atto della grande capacità di Tony D’Amico di venderlo ad una cifra impensabile: 20 milioni sono tanti soldi, analizzando l’ultima annata sono tantissimi.
L’annata 24/25 di Ruggeri non è stata all’altezza. Buone caratteristiche difensive certo, ma esente da una grande impronta partita: alla quale la grande stagione di Dublino è sembrata più un punto d‘arrivo che di partenza per un ragazzo che nei due anni precedenti aveva mangiato tanta polenta. Nel mezzo l’essere scavalcato nelle gerarchie sia da Zappacosta che da Cuadrado.
Nonostante ciò la permanenza era possibile, ma quando bussa l’Atletico con 20 testoni, dire di no è come tentare di guidare dopo lo Spritz Party di Lenna: impossibile.
Tale addio induce l’ingresso sul mercato di un altro esterno e l’incasso nerazzurro potrebbe spingere l’Atalanta ad alzare il livello del reparto insieme a Bakker e Davide.
In quanto a Ruggeri, il ragazzo è stato capace di scalare le gerarchie: dal Vivaio alla prima squadra tra impegno e volontà. Essere pronto al momento giusto come nel 22/23, essere parte dello scacchiere europeo dove il goal contro il Marsiglia verrà raccontato all’infinito, alzando la Coppa UEFA da figlio di Zingonia: un Chicken Little che tra pregi, difetti e critiche ha saputo rimboccarsi le maniche. L’Atalanta andrà avanti, ma la storia (e chi ne ha fatto parte come Matteo Ruggeri) non verrà mai dimenticata.