PianetaSerieB
·11. Januar 2025
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L’allenatore della Salernitana Roberto Breda è intervenuto nella conferenza stampa prima della partita contro il Sassuolo.
Ecco le sue parole, riportate da Salernitananews.it:
“Ho trovato tante cose che non mi aspettavo. Non mi ricordavo il centro sportivo con un’organizzazione del genere ed ho avuto un gruppo di lavoro che subito si è messo a disposizione. In una settimana abbiamo centrato la maggior parte degli obiettivi di mercato. L’anomalia è più di una: dalla tempestività dei ragazzi, passando dalla certezza dei giocatori di venire al benestare della società. La condizione del gruppo in generale è ancora da migliorare. Ogni cambio di tecnico porta metodologie nuove. Fino ad ora è tutto perfetto, ma domani la partita dovrà sancire qualcosa di diverso sapendo che le difficoltà ci sono.
Sapendo, anche, che siamo noi a dover attaccare la situazione e solo così avremo margini di miglioramento. Vogliamo fare bene e non ci saranno alibi dati dalla forza degli avversari e dal nostro arrivo. La voglia di andare oltre le difficoltà deve essere quelle che fa trovare soluzioni e superare l’ostacolo. Sono contento di quello che è stato, ma adesso dobbiamo fare i punti. E’ talmente evidente il lavoro della società che sarebbe inutile dirlo. Ci sono giocatori che hanno viaggiato di notte per allenarsi da subito.
Alcuni ragazzi come Cerri e Raimondo li ho allenati. Corazza è stato della Ternana quasi per un mese, ma poi Motta non l’ha fatto venire. Le trattative, però, non le faccio io ed i soldi non li metto io. Sono venuti tutti subito, però anche con Luca e Stefano ho parlato. L’importante è che siano qui e che siano arrivati perché la società e la dirigenza hanno lavorato. Il lavoro più importante è collettivo. Abbiamo provato situazioni tattiche diverse, ma stiamo ancora in una situazione di work in progress. Mi piace creare alternative, ma in questa fase iniziale in partita ci possono essere anche cose mai viste in settimana. Credo che questo sia un gruppo che possa giocare in tutti i modi attraverso le belle caratteristiche che possiede.
La Salernitana deve diventare squadra, la componente tattica aiuta a far sapere ai ragazzi come comportarsi in campo ma ci devono essere anche alternative. Fin dal primo giorno, l’atteggiamento è stato positivo e propositivo. Nei primi due giorni c’era il gruppo vecchio, ma l’arrivo dei nuovi ha ridato caratteristiche e fiducia. Gli arrivi porteranno alla competizione, ma per chi fa questo è il sale della vita. Il sorriso c’è ed è logico che per dar forza a tutto questo dobbiamo lavorare sul non creare alibi e creare un percorso di crescita e virtuoso. Si cresce anche attraverso gli errori e le difficoltà.
Reine-Adelaide si è allenato sempre, fa parte del gruppo ed è un giocatore di valore che sono contento di avere nella rosa. Ormai nel calcio moderno non si gioca più in 11, ma in 16. Sia per discorsi tattici che fisici chi entra fa la differenza. Questo non vuol dire che lui non giocherà, ma dovremo creare alternative. Il centrocampo deve ritrovare condizione e fiducia, ma come tutti i reparti si avvantaggiano del lavoro fatto in entrambe le fasi. Tutto è un lavoro d’insieme. Il mercato è da chiudere come pensiero perché penso che adesso sia giusto guardare le partite. Le gare ci daranno dei segnali per intervenire o meno considerando che manca anche tanto tempo. Al di la di tutto, le sensazioni reali sono dati dalle partite.
Abbiamo molte alternative: ho trovato 6 giocatori da poter schierare in quel ruolo. Dentro la partita ci sono sempre tante gare. Avere tanti giocatori con caratteristiche diverse significa anche dover capire come partire e continuare. Capire anche in base allo stato di forma che penso i diversi ragazzi abbiano. Cercheremo di capire durante la gara le diverse alternative da utilizzare in futuro e spero di aver iniziato al meglio.
Sento una responsabilità diversa dalle altre volte. Il passato non si può non sentire perché è logico che per tanti anni sono stato qua e tutto evoca ricordi. Questa è proprio una responsabilità che mi fa pensare al lavoro. Sono qua da 10 giorni e non sono mai uscito dall’albergo. E’ giusto che continui a lavorare sulla partita. Devo avere la capacità di vivere certe cose ed alcune anche di dimenticarle.
Con il capitano ho parlato, per me è un ottimo portiere ed è contento di essere qua. Insieme a Fiorillo e Corriere sono i nostri portieri. Per me è un giocatore importante, per la permanenza in un club ci possono essere momenti più o meno belli, ma bisogna avere la forza di guardare davanti e di costruire il proprio futuro. Mi ha confermato di andare avanti e siamo tutti uniti.
I cinque che sono arrivati possono giocare e magari qualcuno è più avanti rispetto agli altri. In questo momento la voglia di essere presenti può sopperire alla condizione da raggiungere. I nuovi li vedo disponibili e penso che qualcuno sarà titolare dall’inizio domani. Bisogna essere la domenica assatanati. Questo termine sottolinea anche la capacità di capire le difficoltà e reagire. Con il nostro modo di stare in campo dobbiamo entusiasmare ancora di più i tifosi. Ho sempre ragionato così. Vogliamo fare bene, diventare squadre e farlo velocemente senza scuse.
Domani col Sassuolo sarà un banco di prova. Come tutte le squadre ha dei punti deboli e di forza importanti: dovremo sfruttare i primi e limitare i secondi. La partita è frutto di tante cose. Faremo di tutto per vincere e dentro la mia testa e quella dei ragazzi c’è la voglia di vincere e fare la partita giusta. Speriamo che sia l’inizio di un percorso e di fare più punti possibili. Vedremo domani cosa cambiare e cosa fare. Non mi sono sentito con Delio Rossi sulla squadra.”
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