🎙️Sampdoria, Donati: “La delusione è durata poco, Barak ha voglia di mettersi in gioco. Ferrari? Potrebbe essere convocato” | OneFootball

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·12. September 2025

🎙️Sampdoria, Donati: “La delusione è durata poco, Barak ha voglia di mettersi in gioco. Ferrari? Potrebbe essere convocato”

Artikelbild:🎙️Sampdoria, Donati: “La delusione è durata poco, Barak ha voglia di mettersi in gioco. Ferrari? Potrebbe essere convocato”

Massimo Donati, alla vigilia del match con il Cesena, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare l’incontro e l’avversario.


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Qui le sue parole, estratte da TMW: “Abbiamo lavorato bene due settimane. Chi è arrivato dopo si è inserito bene anche se hanno bisogno di un po’ di tempo. Il gruppo è affiatato e lavora bene. Su questo non ci sono problemi. A livello mentale la delusione è durata poco. Perché per loro, come per me, non si deve stare lì a piangersi addosso. Le problematiche e i risultati negativi vanno affrontate bene. È vero che siamo quattro punti in ritardo rispetto a delle squadre, ma le partite sono tante e i ragazzi devono crederci lavorando come stanno facendo. La squadra qua si allena bene con grande entusiasmo e voglia di fare risultato. I risultati poi sono figli di tante cose e dobbiamo portarli dalla nostra parte. Se vediamo i numeri, la squadra è messa bene. Non è messa bene dal punto di vista dei risultati.

Come sta Ferrari? È un piccolissimo problema. Vedremo fra oggi e domani. Potrebbe anche essere convocato. Coubis? Non è un problema serio ma non dovrebbe esserci domani. Il record di Coda? Gli abbiamo fatto tutti i complimenti perché ha raggiunto un traguardo importante. Non deve essere la fine ma un qualcosa che lo deve spingere ad andare sempre di più. Lui in primis vuole fare sempre di più per la squadra e per sé stesso. Barak a livello mentale è arrivato molto bene. Ha una grande voglia di mettersi in gioco. Può ricoprire diversi ruoli, ha fisicità e sa giocare al pallone. La cosa che mi ha colpito di più è la grande voglia che ha di fare le cose per bene.

Io guardo la realtà. E la realtà dice che non abbiamo fatto punti. Che voi siate d’accordo o no, non meritavamo di essere a quota zero e dobbiamo muovere. Coda ha detto una cosa giusta: possiamo lavorare bene quanto vogliamo, ma alla fine un allenatore e una squadra vengono giudicati dai risultati. E da lì non si scappa. Dobbiamo ingranare e fare punti perché non è bello stare in quella posizione.

Il fuoco dentro non recepito dalla squadra? Non sono d’accordo per certi versi ma lo sono su altre cose. Col Modena la squadra non è sparita. Fino al gol era viva. La problematica è arrivata quando hai subito il gol quando non hai avuto una reazione forte e ti sei demoralizzato. A Bolzano hai preso il gol subito, ma prima hai avuto un’occasione. È girata un po’ male però è vero che un gol non ci può deprimere. La squadra ha il fuoco, sulle difficoltà non si deve spegnere. Contro il Südtirol le occasioni le abbiamo avute, secondo me dobbiamo capire come dobbiamo reagire ad un episodio negativo.

Voto al mercato? L’altra volta ho detto che siamo a posto perché credo nella squadra. Siamo qualche centrocampista di troppo perché purtroppo qualcuno non avrà spazio. La società ha detto che si voleva prendere un altro attaccante e non si è preso ma io sono contento dei giocatori che abbiamo preso. Dobbiamo tirare fuori il meglio da tutti e lo faremo. Cuni è un buonissimo giocatore e ci aspettiamo che segni. Col Südtirol ha avuto due-tre palle-gol e deve sbloccarsi.

Hadzikadunic, Barak e Pedrola possono partire dall’inizio? Qualcuno sì, qualcuno no. Per iniziare potrebbero tutti, sul finirla ho dubbi su tutti e tre. Si è valutato in queste settimane e cercare di aumentare la loro durata della partita. Serve fare punti. Sul come attaccarli abbiamo lavorato in queste due settimane, siamo in un momento in cui dobbiamo cercare di fare risultato a prescindere dal come. L’ultima gara col Sudtirol ci ha insegnato una cosa importante: hanno messo tre palloni in area e hanno segnato. Dobbiamo avere quella cattiveria.

Pedrola sta bene. Sia fisicamente che mentalmente e quando un giocatore sta bene di testa può fare cose che neanche lui si aspetta di fare. E’ in una condizione psico-fisica importante e lui vuole fare le cose per bene. Cherubini e Pafundi? Hanno giocato in Nazionale ma poco. Sono tornati entusiasti perché hanno fatto due vittorie. Sono tornati carichi e anche nel loro caso si valuta se farli giocare dall’inizio o meno. I portieri non sono un problema. Ho massima fiducia nei quattro che abbiamo. Poi le scelte le faccio sempre io. Gerarchia? Non è detto che serva. Se ci sono due, tre, quattro portieri forti che ti possono aiutare. Non è detto che ci sia un 1 e un 12.

I gol subiti sono simili tra loro? Manca attenzione. Io dico che, tranne l’ultimo gol col Modena, i quattro gol sono di attenzione. Non abbiamo preso gol tatticamente o su costruzione. Tranne il secondo col Modena, siamo in otto-nove in area e loro in tre. Abbiamo allenato anche quello perché è un fatto di attenzione.”

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