DirettaCalcioMercato
·23. September 2025
Sassuolo, Carnevali: “Inter e Napoli non mi hanno impressionato. Berardi? Una bandiera…”

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·23. September 2025
L’a.d. del Sassuolo Giovanni Carnevali ha parlato all’evento Salone Internazionale della Ceramica, citando l’attuale stato del suo club e della Serie A in generale.
Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Radio24:
Il Sassuolo però esce con qualche rimpianto dal campo di San Siro. Conferma Carnevali: “Sì, perché potevamo anche pareggiare. Vogliamo sempre portare a casa un risultato positivo, avendo fatto una buona gara comunque non c’è tanto rimpianto. Siamo ancora in costruzione, molti giocatori sono arrivati nelle ultime ore di mercato, nelle prime due giornate non avevamo la squadra al completo. Un mercato con tempi così lunghi non ha portato benefici, ma siamo fiduciosi per le prossime partite. Abbiamo cambiato molto, anche Grosso deve avere tempo”.
Quindi Carnevali torna a parlare anche di Berardi, leader del Sassuolo con cui si è legato con un nuovo contratto: “Bell’esempio, una delle poche bandiere di questi anni. Le richieste ci sono state per lui, ci fu una trattativa con la Juventus ma preferì rimanere qui perché aveva il sogno di fare l’Europa League. E poi ha preso per mano la squadra in Serie B, aveva un contratto fino al 2027 e lo abbiamo allungato per altre due stagioni. Per il futuro vedremo, ma c’è un rapporto bellissimo”.
Al che, Carnevali poi torna a parlare dell’Inter, affrontata nello scorso turno di Serie A e sul suo nuovo allenatore Chivu: “Non credo che sia un rischio per l’Inter, c’è una società e c’è Beppe Marotta che è il più bravo dirigente. Con una società così alle spalle puoi permetterti un allenatore che non ha una grande esperienza, ma Chivu è un ragazzo preparato e che studia. Lo reputo un ottimo allenatore, l’importante è che la società lavori bene e lo protegga. Se poi magari la partita fosse durata qualche altro minuto, potevamo fare lo scherzetto all’Inter…”.
Carnevali conclude parlando del nuovo calcio, quello dei fondi: “Lavorano meno col cuore e più con altri interessi. Quello dei Moratti, dei Berlusconi, dei Sensi era il calcio più bello; non so se tornerà mai bello come prima, dobbiamo anche fare attenzione a tutti i cambiamenti. Non mi piace ad esempio l’arbitro che parla in mezzo al campo, non serve a niente e fa perdere tempo. Non la ritengo una bella cosa”.