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·3. November 2024
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«Non mi sarei mai aspettato di partire così forte con prestazioni e gol». Così in conferenza stampa Nicolò Savona dopo essere stato eletto MVP di Udinese Juve. Non se l’aspettava nessuno una partenza del genere. Nemmeno il terzino bianconero.O forse no. Chi ha visto crescere il classe 2003, dal settore giovanile al prestito alla SPAL e poi le stagioni in Primavera che sono diventate presto quelle con la Juventus Next Gen, aveva già intravisto che, in quel ragazzo così umile e soprattutto forte, c’erano tutte le carte in tavola per giocarsela con “i grandi”.
L’ha capito Thiago Motta che, come fatto con Mbangula e Rouhi, non ha avuto paura di puntarci fin da subito. La gioventù che avanza. Che non ha paura di mettersi in mostra. A testimoniarlo è la prestazione di Savona contro l’Udinese. Oltre al gol che ha portato i bianconeri sul 2-0, ci sono tanti altri dati (riportati da Sofascore) che testimoniano il motivo per cui Savona sia stato premiato come migliore in campo.
Heat-Map di Savona in Udinese-Juve (Sofascore)
Attento in difesa ma anche propositivo. Tocca una marea di palloni, ben 81 in 80 minuti e sbaglia pochissimo: 64 passaggi riusciti sui 68 tentati con una precisione del 94%. 2 cross riusciti sui 4 tentati e 2 palle lunghe andate a buon fine oltre a due passaggi chiave. Sulla fase difensiva c’è poco da dire: 3 tackles, 1 intercetto e 3 contrasti vinti su altrettanti provati. L’unico aspetto da migliorare si può riscontrare nei 7 possessi persi.
80 minuti che certificano questo aspetto: la Juve ha già in casa il suo terzino del futuro. E l’auspicio è che questo accada sempre in più ruoli, dando maggiore valore all’ottimo lavoro svolto dal settore giovanile bianconero.