Serie A, indicazioni pesanti prima di Natale: Udinese caso emblematico, per la Fiorentina uno spartiacque. Torino solido e sereno per le feste e Genoa beffato | OneFootball

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·22. Dezember 2025

Serie A, indicazioni pesanti prima di Natale: Udinese caso emblematico, per la Fiorentina uno spartiacque. Torino solido e sereno per le feste e Genoa beffato

Artikelbild:Serie A, indicazioni pesanti prima di Natale: Udinese caso emblematico, per la Fiorentina uno spartiacque. Torino solido e sereno per le feste e Genoa beffato

Serie A, l’analisi dell’ultima domenica di campionato prima di Natale tra le pagine della Gazzetta dello Sport: le situazioni di Udinese, Fiorentina, Torino e Genoa

L’ultima domenica di campionato prima della sosta natalizia ha lasciato indicazioni pesanti, soprattutto per chi era finito sotto la lente d’ingrandimento. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport con l’analisi di Alessandro Vocalelli, la gara della Fiorentina era un vero spartiacque: una prova decisiva per il presente – e il futuro immediato – della panchina viola.

Il calcio, ancora una volta, ha mostrato tutta la sua imprevedibilità. Emblematico il caso dell’Udinese: capace di battere il Napoli capolista e, appena sette giorni dopo, di crollare al Franchi contro l’ultima in classifica, incassando cinque reti. Un paradosso che racconta meglio di mille analisi la volatilità del momento. L’espulsione immediata di Okoye ha inciso, ma non basta a cancellare i meriti dei viola.


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La Fiorentina ha reagito anche grazie a scelte nette dell’allenatore: cambio di modulo, fascia di capitano affidata a De Gea e segnali chiari di discontinuità. Una piccola rivoluzione che ha restituito quantomeno autostima a un gruppo che non poteva accettare una posizione di classifica così penalizzante. Decisivo il ritorno ai livelli attesi dei giocatori simbolo: Gudmundsson ha acceso la partita con il suo talento, mentre la doppietta di Kean ha ricordato che certi numeri dovrebbero essere la normalità. La strada, però, resta lunga: la rincorsa è appena iniziata e non sono ammessi nuovi passi falsi.

Se Firenze torna a respirare, Torino sorride. Il Torino si è guadagnato un Natale sereno centrando la seconda vittoria consecutiva. La squadra di Baroni mostra solidità – sette partite senza subire gol – e una ricchezza offensiva rara nel panorama attuale: Che Adams, Zapata e Simeone garantiscono soluzioni e concorrenza interna. In più, l’evoluzione tattica di Vlasic, trasformato in mezzala, aggiunge qualità e imprevedibilità a un impianto di gioco sempre più propositivo.

La giornata si è chiusa con il posticipo di Marassi tra Genoa e Atalanta, deciso solo nel finale. Amarezza per De Rossi, costretto a giocare quasi tutta la gara in dieci dopo l’espulsione di Leali, e gioia per i bergamaschi, capaci di colpire in pieno recupero con Hien. Un epilogo che conferma come, anche a ridosso delle feste, la Serie A non smetta di sorprendere.L’ultima domenica di campionato prima della sosta natalizia ha lasciato indicazioni pesanti, soprattutto per chi era finito sotto la lente d’ingrandimento. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport con l’analisi di Alessandro Vocalelli, la gara della Fiorentina era un vero spartiacque: una prova decisiva per il presente – e il futuro immediato – della panchina viola.

Il calcio, ancora una volta, ha mostrato tutta la sua imprevedibilità. Emblematico il caso dell’Udinese: capace di battere il Napoli capolista e, appena sette giorni dopo, di crollare al Franchi contro l’ultima in classifica, incassando cinque reti. Un paradosso che racconta meglio di mille analisi la volatilità del momento. L’espulsione immediata di Okoye ha inciso, ma non basta a cancellare i meriti dei viola.

La Fiorentina ha reagito anche grazie a scelte nette dell’allenatore: cambio di modulo, fascia di capitano affidata a De Gea e segnali chiari di discontinuità. Una piccola rivoluzione che ha restituito quantomeno autostima a un gruppo che non poteva accettare una posizione di classifica così penalizzante. Decisivo il ritorno ai livelli attesi dei giocatori simbolo: Gudmundsson ha acceso la partita con il suo talento, mentre la doppietta di Kean ha ricordato che certi numeri dovrebbero essere la normalità. La strada, però, resta lunga: la rincorsa è appena iniziata e non sono ammessi nuovi passi falsi.

Se Firenze torna a respirare, Torino sorride. Il Torino si è guadagnato un Natale sereno centrando la seconda vittoria consecutiva. La squadra di Baroni mostra solidità – sette partite senza subire gol – e una ricchezza offensiva rara nel panorama attuale: Che Adams, Zapata e Simeone garantiscono soluzioni e concorrenza interna. In più, l’evoluzione tattica di Vlasic, trasformato in mezzala, aggiunge qualità e imprevedibilità a un impianto di gioco sempre più propositivo.

La giornata si è chiusa con il posticipo di Marassi tra Genoa e Atalanta, deciso solo nel finale. Amarezza per De Rossi, costretto a giocare quasi tutta la gara in dieci dopo l’espulsione di Leali, e gioia per i bergamaschi, capaci di colpire in pieno recupero con Hien. Un epilogo che conferma come, anche a ridosso delle feste, la Serie A non smetta di sorprendere.

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