Serie B, il punto alla sosta. Pisa verso la A, Palermo e Cremonese non svoltano. Incubo Cosenza | OneFootball

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·23. März 2025

Serie B, il punto alla sosta. Pisa verso la A, Palermo e Cremonese non svoltano. Incubo Cosenza

Artikelbild:Serie B, il punto alla sosta. Pisa verso la A, Palermo e Cremonese non svoltano. Incubo Cosenza

Nel pieno culmine dell’ultima sosta della stagione, è giunto il momento di fare un punto sulla situazione del campionato di Serie B. Lecito tirare una riga su quanto visto ad otto giornate dal termine del campionato, tra conferme, big in affanno e le solite sorprese che contraddistinguono il campionato cadetto.

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I semafori della Serie B: promossi, rimandati e bocciati

🟩 Pisa verso la A, Polito e Castori raccolgono i frutti

Nonostante lo scontro diretto perso al Picco contro lo Spezia, la situazione è molto rosea per il Pisa, che dovrà proteggere 5 punti di vantaggio nelle ultime partite rimaste. La squadra di Filippo Inzaghi ha rilanciato prepotentemente le possibilità di promozione diretta dopo l’ultimo turno, grazie alla convincente vittoria per 3-1 contro il Mantova accompagnata parallelamente dallo stop dei rivali a Cesena. Con 11 vittorie nelle 15 giornate disputate all’Arena Garibaldi, i toscani possono contare su un fortino quasi inespugnabile per poter raccogliere i punti necessari per la promozione diretta.

Menzione più che meritata anche per il Catanzaro dell’ex direttore sportivo Ciro Polito. Nonostante il forte inizio a rallentatore in Serie B della squadra allenata da Caserta, il ds dei calabresi è stato bravo a non commettere gli errori del passato e ha supportato incondizionatamente il lavoro del tecnico. Una fiducia ripagata giornata dopo giornata, portando il Catanzaro dalla zona calda della classifica al 5o posto complessivo, ad appena 2 punti dalla posizione occupata dalla Cremonese che vorrebbe dire semifinale diretta ai play-off.

Meriti importanti anche al Südtirol di Fabrizio Castori. Il navigato tecnico degli alto-atesini ha ribaltato una situazione estremamente complessa, ereditando la squadra sprofondata in ultima posizione in classifica e portandola in acque più tranquille. Con 34 punti in classifica e l’undicesimo posto complessivo, la situazione risulta essere molto migliore rispetto alle pessime prospettive di inizio stagione, tenendo anche conto che la squadra di Bolzano arrivava da due esoneri ad inizio stagione tra Valenti e Zaffaroni.

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🟧 Palermo e Cremonese incompiute della Serie B, la risalita del Frosinone

Tenendo conto della grosse mole di investimenti fatti dalle rispettive proprietà, diventa difficile dare al momento un voto positivo alle stagioni di Palermo e Cremonese. Arrivati all’ultima sosta del campionato, appare chiaro che entrambe le squadre siano due incompiute del campionato per diversi motivi. Partendo dai siciliani, nonostante l’arrivo di Pohjanpalo dalla Serie A e vincitore dell’ultimo pablito, la sensazione lasciata dal campo è di una squadra discontinua e per nulla affidabile, come dimostrato dal nono posto complessivo in classifica. Nemmeno Dionisi, tecnico più che navigato come dimostrato dalle sue ultime stagioni tra Empoli e Sassuolo, non è stato in grado di dare la sterzata necessaria ad una squadra mai in grado di diventare protagonista del campionato cadetto nei tre anni dal ritorno nel campionato cadetto.

Anche per la Cremonese è lecito parlare di delusione, seppure con toni leggermente meno pesanti rispetto ai siciliani. Un cambio in corsa, mal riuscito con l’arrivo di Corini e il ritorno di Stroppa nella prima parte dell’anno, non ha portato gli effetti sperati. Troppo lontani per essere competitivi per la promozione diretta, con il rischio di poter perdere anche l’ultimo piazzamento utile per cominciare la post-season direttamente dalla semifinale.

Dopo la mancata svolta arrivata con Greco, il Frosinone è riuscito a cambiare marcia grazie all’arrivo di Paolo Bianco. L’ex tecnico del Modena è stato bravo a svoltare una stagione apparsa fin da subito estremamente complessa, come dimostrato dall’esonero arrivato in tempi brevi nei confronti di Vivarini. Con 10 punti su 12 ottenute contro quattro diretti concorrenti per la salvezza, la classifica dei ciociari sorride con l’attuale 12esimo posto, un mezzo miracolo considerando che fino a qualche tempo fa erano in piena zona retrocessione.

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🟥 Cosenza, serve un miracolo. Brescia a picco, Breda non svolta

Situazione al limite del disastroso per il Cosenza. Una stagione cominciata in salita, coi 4 punti di penalità arrivati a seguito di violazioni amministrative. L’addio di Tutino e la costruzione di una rosa apparsa fin da subito poco competitiva per il campionato, hanno portato i calabresi nell’incubo della zona retrocessione. La scelta di Alvini, alle prese con il secondo esonero consecutivo dal suo ritorno nel campionato cadetto dopo la pessima esperienza a La Spezia e il forte clima di contestazione nei confronti della proprietà ha ulteriormente aggravato la situazione della squadra. Con 25 punti e una distanza di 6 punti dalla zona salvezza a 8 giornate dal termine, il club rossoblu è chiamato ad un autentico miracolo. Non sarebbe la prima volta, dato che anche in passate stagioni ci sono state situazioni altrettanto complesse concluse sempre con salvezze al limite del miracoloso.

Al termine della sosta di novembre, il Brescia era in piena zona play-off e con una condizione di apparente stabilità. Eppure, alcuni risultati negativi hanno portato Cellino a cambiare, con il ritorno (fallimentare) di Bisoli prima di richiamare Maran. Con un lunghissimo filotto di risultati consecutivi senza vincere in casa e con il 17esimo posto in classifica, appare chiaro che la situazione dei lombardi risulti essere estremamente complessa, con una squadra che alle battute iniziali della stagione sembrava indirizzata verso un campionato tranquillo ma che rischia di rimanere invischiata in una lotta per non retrocedere fino alle battute finali.

Situazione non troppo distante anche per la Salernitana, alle prese con una turbolenta stagione post retrocessione dalla massima serie. Due i cambi in panchina, con gli esoneri di Martusciello e Colantuono e con l’arrivo di Breda, che non ha portato tutt’ora grossi frutti. Cosi come nemmeno la rivoluzione invernale con profondi ritocchi alla rosa ha portato la Salernitana fuori dai guai, con il club campano attualmente in piena zona retrocessione con 30 punti e il penultimo posto in classifica. Data la breve distanza è ancora lecito sperare in una ripresa che possa quantomeno evitare l’onta di una doppia caduta verso la C che sarebbe ingenerosa nei confronti di una piazza come Salerno.

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