Silvia Vivirito: “Lo stop, un lungo calvario e tre interventi. Poi ho scoperto un mondo inaspettato” | OneFootball

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·16. Juni 2025

Silvia Vivirito: “Lo stop, un lungo calvario e tre interventi. Poi ho scoperto un mondo inaspettato”

Artikelbild:Silvia Vivirito: “Lo stop, un lungo calvario e tre interventi. Poi ho scoperto un mondo inaspettato”

“Il 18 dicembre 2022 ho subito un terribile infortunio durante lo scontro diretto Napoli- Lazio, proprio la Lazio è stata l’ultima squadra in cui ho giocato. Da lì è iniziato un vero calvario. Ho subito tre interventi, l’ultimo proprio questo novembre”. Mesi non facili quelli messi alle spalle per Silvia Vivirito, che si è visto costretta a lasciare cosi il calcio giocato: “Ho passato momenti difficili -continua Silvia- ho combattuto grazie all’aiuto di mia famiglia e delle persone a me più vicine. Iniziare ad allenare posso dire che mi ha salvata, mi sta dando le spiegazioni alle domande a cui non trovavo risposte”. La classe ’90, ex di Napoli e Lazio tra le altre, ha iniziato infatti ad allenare nelle giovanili del Sarnico, esperienza che le ha lasciato gioia e voglia di ripartire: “Iniziare questo nuovo capitolo della mia vita mi ha aperto un mondo del tutto inaspettato. Ho scoperto una me che neanche io conoscevo, diversa da quella giocatrice, che ha una grande empatia nei confronti di chi scende in campo. Sono in un momento di grande evoluzione, sono consapevole che c’è molto da studiare e sono pronta per farlo. Già quest’anno, oltre ad aver conseguito la laurea in scienze motorie, ho avuto la fortuna di poter entrare nel mondo di un centro di formazione dell’ Inter che mi ha arricchita molto. Sono convinta che noi ex giocatrici abbiamo tanto da dare a questo movimento che deve rinnovarsi e deve costruirsi non solo dal punto di vista finanziario”.

Sulla lunga carriera, trascorsa anche a Venezia, Verona, Bari, Cortefranca, Sudtirol, Como, Cesena e Luserna,  Silvia però precisa: “I ricordi della mia carriera sono tantissimi. Mi sono infortunata a 32 anni ed è iniziata a 9. Ho detto infortunata, non ho detto finita. Restano i due campionati di serie B vinti, la salvezza col Bari in serie A e la finale di Coppa Italia contro il Brescia. Impossible dimenticare la favola Cortefranca, la finale scudetto Primavera e il primo giorno a Formello con la Lazio. Ci sono state tante battaglie giocate all’ultimo condivise con giocatrici che magari non sento neanche più ma che ho nel cuore, altre sono diventate invece amiche di tutti i giorni anche nella vita privata”. Parlando, poi, di Nazionale coach Vivirito sottolinea: “L’Europeo che sta per cominciare è tutto da vedere. E’ un torneo corto con nazionali forti, lo dico con grande fiducia. Questa nazionale gioca bene e ha entusiasmo. Non sento dall’esterno, troppe pressioni e aspettative e questo può essere un punto a nostro favore e nelle pre-convocazioni sono state fatte anche scelte che condivido in pieno. Un mix di esperienza e di giovani per dare spensieratezza ad un gruppo che comunque deve farsi valere perché ne ha le possibilità, lo ha dimostrato sul campo”.


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Azzurre nel girone con Spagna, Belgio e Portogallo, la classe ’90 lombarda però precisa: “Se lo pensiamo al maschile ci sarebbe da tremare, per quanto riguarda il nostro Europeo in Svizzera  credo che l’Italia possa giocarsela. Sicuramente la Spagna è la favorita ma nel calcio e in questi tornei specialmente ci sono tante componenti che entrano in campo. Belgio e Portogallo sono nazionali sicuramente alla nostra portata che possiamo battere anche dal punto di vista tecnico”. In chiusura, infine, Vivirito ci lascia il suo pensiero sulla Nazionale Femminile: “Ho l’impressione che Soncin stia valutando e lavorando anche nella composizione di uno spogliatoio unito e affiatato, aspetto che non sottovaluterei. Parlo di Martina Rosucci per esempio, un amica che personalmente mi ha aiutato tanto nella mia difficile situazione e che posso garantire sia fondamentale per questa nazionale. Mi auguro di vederla in Svizzera. Arianna Caruso in questo momento è la nostra stella, mi aspetto un grande europeo da lei. Girelli e Bonansea sono le nostre colonne. Faccio il tifo per tutte le ragazze non dimentico Cantore, Serturini, Giuliano, Boattin e non solo, sono tutte giocatrici forti che possono fare più che bene”.

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