Spezia, Melissano: “Mercato in entrata? Non cambierei i miei giocatori neanche con quelli di Serie A. Bertola tiene a questi colori” | OneFootball

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·28. Dezember 2024

Spezia, Melissano: “Mercato in entrata? Non cambierei i miei giocatori neanche con quelli di Serie A. Bertola tiene a questi colori”

Artikelbild:Spezia, Melissano: “Mercato in entrata? Non cambierei i miei giocatori neanche con quelli di Serie A. Bertola tiene a questi colori”

Stefano Melissano, intervistato da Cittadellaspezia.com, ha parlato del mercato, dei rinnovi (con particolare attenzione alla situazione di Bertola) e degli obiettivi stagionali.

Qui le sue parole, estratte dalla fonte citata precedentemente: “Il merito va dato a questi ragazzi eccezionali, ad un mister altrettanto eccezionale e all’unione che abbiamo tutti insieme nel non prefissarci obiettivi. Il nostro obiettivo primario, come detto ad inizio anno, è non soffrire come l’anno scorso. Quello Spezia-Venezia ha segnato tutti quanti noi e noi giochiamo ogni partita come se fosse quello Spezia-Venezia. Questa prima fase di campionato sta andando bene, abbiamo avuto una sola sconfitta, abbiamo dato forte identità e forte attaccamento alla maglia. Lo scorso anno ci ha segnato molto. Viviamo ogni partita senza voli pindarici, ma come se fosse quello Spezia-Venezia. A fine anno vedremo, ma senza perdere umiltà e quella voglia che ci contraddistingue.


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Il gruppo è la nostra forza principale, l’unità che c’è senza invidie e gelosie. Poi è normale che se qualcuno non gioca non è contento, ed è giusto così. Ieri eravamo tutti arrabbiati perché avevamo pareggiato, in una partita che 9 su 10 la perdi. Questo fa capire quanto si voglia dare soddisfazione alla nostra gente: ieri riapriva la curva, era un momento importante. Volevamo continuare su questo percorso, ogni partita vogliamo portarla a casa. Poi a fine stagione tireremo le somme.

A Catanzaro eravamo in aeroporto e abbiamo incontrato i nostri tifosi. Erano in settanta, vicino al Natale, una delle trasferte più lontane. Per noi dargli soddisfazioni è un senso di responsabilità, anche perché giocare con il nostro tifo è difficile per chiunque. Le partite vinte al novantesimo con Frosinone e Cesena, quella di ieri contro il Mantova, non sono casuali: se non hai quella spinta non hai la forza in più. Fa la differenza, rispetto ad altre parti che sono spaccate.

Ad inizio stagione Pisa, Sassuolo, Cremonese, Sampdoria, Palermo hanno costruito le rose con la dichiarazione di vincere il campionato. Noi volevamo fare un campionato tranquillo per non rivivere quanto accaduto l’anno scorso. A qualcuno daremo fastidio, forse sì, ma andiamo avanti per la nostra strada, senza guardare chi è davanti o chi è dietro. Guardiamo a Bari, dove giocheremo il 29, poi alla Juve Stabia e così via. La Serie B è troppo altalenante per dire altro. Ad aprile valuteremo, ma sono sicuro che continueremo ad affrontare il campionato come fatto fino ad ora. Penso che il Sassuolo abbia la forza economica per non cedere nessuno, il Pisa qualcosa penso farà sul mercato. Cremonese, Palermo, Salernitana, Frosinone qualcosa faranno, ma noi pensiamo a casa nostra. Gli altri avranno problemi loro.

Questa squadra ha fatto una sola sconfitta in diciannove partite, ha fatto 38 punti. Non ci sono giocatori più forti di quelli che abbiamo oggi, dal mio punto di vista. Sarebbe difficile mettere qualcosa di meglio di ciò che abbiamo. In entrata non faremo niente, questa squadra è stata costruita per partite e chiudere tutti insieme. Potremo fare qualcosa in uscita con i ragazzi che giocano meno e che hanno una possibilità di poter crescere in un altro contesto, ma tutto ciò che riguarda il 95% della rosa è questo: non entrerà nessuno, anche in accordo con il mister. Come la miglioriamo questa rosa? Non cambierei i miei ragazzi nemmeno con giocatori di Serie A.

Nessun giocatore dello Spezia è sul mercato. Abbiamo costruito questa rosa con una alternativa per ruolo. Gli attaccanti sono cinque e voglio fargli un applauso. A Falcinelli quando ha giocato di meno, a Soleri, che ora sta avendo meno spazio di altri. Sono tutti ragazzi eccezionali, pronti a dare tutto. Al momento non abbiamo esigenza di fare uscire nessuno, se non alcuni ragazzi. Se poi qualcuno ci venisse a dire che vuole andare via, allo Spezia non teniamo giocatori controvoglia, come è successo lo scorso anno. Non vogliamo negatività in squadra, ma tutti i ragazzi sono concentrati sul gruppo. Se qualcuno bussasse a gennaio dalla Serie A, deciderebbe la proprietà ma per me non partirà nessuno. Abbiamo iniziato questo percorso con questo gruppo e lo concluderemo con questo gruppo. Il calciomercato dello Spezia sarà accontentare qualche ragazzo che vuole giocare con continuità.

Il rinnovo di Bertola? Stiamo gestendo la situazione con una serenità assoluta, perché la situazione è ereditata. A noi interessa il bene dello Spezia, prima in campo. Ho sentito dire che se non rinnovasse dovrebbe essere messo fuori rosa, ma a me queste cose non piacciono. Nicolò ci tiene allo Spezia, poi sono subentrate dinamiche di mercato che a volte nemmeno dipendono da lui. C’è un dialogo continuo con le parti, la porta del rinnovo non è chiusa ma valutiamo anche altre situazioni. Ma il bene del campo è la priorità: se rinnoverà saremo felici, se lo cederemo a gennaio tenendolo in prestito come Kouda anche, se poi invece dovesse andare via da svincolato… l’importante sarebbe vincere le partite con lo Spezia.

Queste situazioni succedono, Nicolò sa di essere grato allo Spezia perché questo percorso è dovuto soprattutto al club. Bertola è sereno, non farà mai uno sgarbo allo Spezia. Dobbiamo gestire la situazione, ma davanti a tutto mettiamo il bene tecnico e della squadra. Sono molto sereno, il ragazzo in campo fa prestazioni e a noi interessa vincere le partite.

Cessione a gennaio con permanenza in prestito fino a fine anno? Vediamo che succederà in questi giorni. È chiaro che se dovesse succedere, sarebbe per i buoni rapporti che ci sono tra il nostro club e altri. Bertola andava rinnovato un anno prima, ma le contingenze hanno fatto sì che ci trovassimo in questa situazione. Andiamo avanti e vediamo che succede. Né l’agente Tullio Tinti, né Nicolò faranno uno sgarbo allo Spezia. Per me Nicolò è un giocatore importante, non mi do la zappa sui piedi da solo e gli faccio la guerra, rompendo equilibri. In campo è tranquillo e fa buone prestazioni, a me interessa il bene dello Spezia. Senza il bene tecnico, il risultato finanziario passa in secondo piano.

Nicolò è serenissimo, ha un gran rapporto con me, con il mister e con tutti. Non dobbiamo far pesare la situazione perché ci sta un giocatore vada in scadenza. Lui corre rischi, ma siamo in contatto continuo con l’agente e cerchiamo di tenere il ragazzo tranquillo.

Per Crespi siamo in dirittura d’arrivo per un prestito al Caldiero Terme, dove andrà a giocare con continuità per rimettersi in pista. Benvenuto non uscirà, rimarrà con noi per proseguirà con il percorso di crescita. È il primo anno con la prima squadra, ha bisogno di crescere con noi e ci potrà tornare utile, come è stato con Giorgeschi. Djankpata lo stiamo valutando: viene dall’estero, ha fatto sei mesi con noi per ambientarsi e ora valuteremo se ci saranno condizioni in cui possa esprimersi.

Altrimenti farà la spola tra la prima squadra e la Primavera per prepararsi al meglio. Halid è un ragazzo di prospettiva, è un 2005. È un lavoro da cui dovremo cogliere i frutti tra un paio d’anni, non possiamo pensare sia pronto a giocare sin da subito per lo Spezia. Però allenarsi con Cassata, Bandinelli, Nagy, Esposito e tutti quanti gli permette di alzare il suo valore tecnico, tattico e di intensità. È ciò che stiamo costruendo per farlo entrare un domani in pianta stabile in prima squadra. Lo stesso discorso vale per Benvenuto: contro Pio, Soleri, Colak, può crescere di più rispetto ad un prestito in C dove avrebbe più minutaggio. Ma non è il percorso che abbiamo disegnato per lui.

A Salva Ferrer sono molto legato, il primo che sono stato allo Spezia è quello della prima salvezza, con lui ho un rapporto personale oltre che di campo”, spiega Melissano. “Abbiamo parlato negli scorsi giorni con lui, valutando la situazione. Ha voglia di giocare, giustamente dopo il periodo che ha passato, e vuole mettersi in gioco. Noi siamo stati aperti con lui, gli abbiamo detto che in tutto quello che vorrà fare lo Spezia non lo ostacolerà mai. Se vorrà rimanere rimarrà, se vorrà andare via lo lasceremo andare. La scelta è sua, purtroppo non sta avendo spazio nello Spezia ma siamo la miglior difesa del campionato e non è facile per nessuno trovare spazio. Salva non sarà mai un problema per lo Spezia.

Siamo focalizzati sulla stagione. Reca ha ricevuto una proposta di rinnovo due mesi fa e ci ha detto che deve valutare delle situazioni famigliari. È contentissimo di rimanere allo Spezia, ma sta valutando la sua famiglia per il suo meglio. Il problema non è economico. Le sue bambine cominciano a crescere, lui è molto legato alla famiglia e stanno anche ragionando sul tornare in Polonia. Dopo tre-quattro anni bisogna anche capire che le cose possono cambiare, dipende dagli stimoli e ciò che si ha dentro. Questo caso non riguarda Reca, che sta ragionando solamente sulle esigenze famigliari.

Diego non ci preoccupa, qualora andassimo in Serie A avrebbe il rinnovo automatico. Non abbiamo altre priorità, ci concentriamo solo sulle partite. Abbiamo rinnovato Cassata, gli altri hanno scadenze dal 2026 in poi. Vignali ha un altro anno di contratto, in primavera potremo pensare di allungare.”

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