Stanciu: «Genoa, scelta facile fatta con il cuore, Drăgușin mi ha parlato di una piazza incredibile. Ho scelto di tornare in Europa per questo motivo. E di Vieira vi dico questo». | OneFootball

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·22. August 2025

Stanciu: «Genoa, scelta facile fatta con il cuore, Drăgușin mi ha parlato di una piazza incredibile. Ho scelto di tornare in Europa per questo motivo. E di Vieira vi dico questo».

Artikelbild:Stanciu: «Genoa, scelta facile fatta con il cuore, Drăgușin mi ha parlato di una piazza incredibile. Ho scelto di tornare in Europa per questo motivo. E di Vieira vi dico questo».

Stanciu e quella che sarà l’annata con il Genoa. La situazione attuale in casa rossoblu

Un “eroe di Romania” per guidare il nuovo Genoa, un leader tecnico ed emotivo scelto per alzare il livello di una squadra che vuole stupire. Nicolae Stanciu, a 32 anni, ha scelto di tornare nel calcio che conta, accettando la sfida del Grifone dopo le esperienze in Cina e in Arabia Saudita. Il capitano della nazionale rumena, reduce da un Europeo da protagonista, è il colpo da novanta del mercato rossoblù, un giocatore di classe ed esperienza su cui Patrick Vieira vuole costruire le fortune del suo attacco.

In una lunga e schietta intervista a La Gazzetta dello Sport, il nuovo regista del Genoa si racconta, spiegando le ragioni della sua scelta, il suo rapporto con il club e la sua filosofia di calcio, basata sul sacrificio e sulla centralità della squadra.


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IL GENOA – «Ne ho parlato con chi aveva già vestito questa maglia. Drăgușin, Drăguș, Pușcaș mi hanno parlato benissimo della piazza e del club. Un giudizio confermato pure da Dennis Man e Razvan Marin, ex Parma e Cagliari, che al Ferraris hanno giocato da avversari con il Grifone parlando mi di quanto fosse incredibile l’atmosfera grazie a una delle tifoserie più calde d’Italia».

UN EROE DI ROMANIA – «È un piacere quando uno come il presidente parla così di me, ma non sono un eroe. Resto il capitano della nazionale, abbiamo passato il primo turno all’ultimo Europeo dopo 24 anni e ne sono orgoglioso, ma cerco solo di mettere sempre a disposizione del gruppo la mia esperienza».

IL SUO AMBIENTAMENTO E LE PAROLE DI VIEIRA – «Qui c’è un bel gruppo, mi sono inserito bene, in campo e fuori. Ringrazio il mister, ma penso che tutti i nostri giocatori offensivi possano fare bene. Un mix di esperienza e gioventù che secondo me ha tutto per diventare fortissimo».IL RITORNO IN EUROPA A 32 ANNI – «Ma c’è un motivo. In Cina dopo avere vinto il titolo non mi hanno lasciato partire e quando è stato possibile l’unica opzione per me in quel momento era l’Arabia».PERCHÉ IL SUO MODELLO È OLIĆ – «A quindici anni ho debuttato fra i professionisti, lui a sedici. Sono maturato in fretta, anche lui ha sempre anteposto gli interessi della squadra a quelli personali. Io ho fatto altrettanto. Non gioco per i gol o gli assist, conta solo la squadra».VIEIRA TI RENDE UN GIOCATORE MIGLIORE – «Puoi sempre crescere nel calcio, non esiste il discorso anagrafico. Sto imparando concetti che mai avevo sviluppato con i precedenti allenatori. Qui devo crescere però sul piano dell’intensità degli allenamenti. In Arabia Saudita, a causa del caldo, il ritmo era più basso».DOMANI GENOA-LECCE APRIRÀ IL CAMPIONATO. – «Non siamo ancora al top, credo che la sosta dopo due giornate sarà utile in questo senso».L’ANNO SCORSO IL GENOA È ARRIVATO TREDICESIMO. – «Vogliamo fare meglio, la missione è anche quella di andare avanti il più possibile in Coppa Italia. Sono fiducioso».

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