Sucic convince con la maglia dell’Inter ma… Il retroscena che riguarda anche la Juve: ecco cosa è successo quest’estate. La ricostruzione | OneFootball

Sucic convince con la maglia dell’Inter ma avrebbe potuto vestire quella bianconera: il retroscena sul giocatore

Un colpo di mercato che l’Inter si gode oggi, ma che affonda le sue radici in un capolavoro di tempismo, scouting e fiducia assoluta messo a segno mesi fa. L’acquisto di Luka Sučić, ufficializzato nel gennaio 2025 in vista della stagione successiva, è stato tutt’altro che banale. Come svelato dall’esperto di mercato Gianluigi Longari, i nerazzurri hanno bruciato una concorrenza agguerrita, calciomercato Juventus e Milan comprese, grazie a una mossa strategica di Piero Ausilio, arrivata nel momento più difficile della carriera del giocatore.

Sučić: il blitz durante l’infortunio

La notizia più rilevante è che, mentre molti club monitoravano la situazione, l’Inter aveva già blindato il giocatore da tempo. Piero Ausilio, infatti, chiuse il colpo con la Dinamo Zagabria addirittura nelle fasi finali del 2024. Una mossa che, riletta oggi, assume i contorni della dimostrazione di fiducia assoluta. Quell’accordo, infatti, arrivò in uno dei momenti professionalmente più difficili per il centrocampista croato.

Alla fine di novembre di quell’anno, Sučić subì la frattura del metatarso, un infortunio molto serio che lo costrinse a restare lontano dai campi per i successivi tre mesi. Proprio quando gli altri club tentennavano o aspettavano di valutarne il recupero, l’Inter affondò il colpo. Questo grave ostacolo non mise minimamente in dubbio le convinzioni dell’area tecnica interista. Le relazioni entusiastiche degli scout, che già nel mese di settembre avevano identificato il suo profilo come quello di un “predestinato” ai massimi livelli, spinsero il club a insistere.

Retroscena Sučić: la concorrenza beffata, da Giuntoli al Milan

Fu questa fiducia totale e assoluta a fare la differenza, permettendo all’Inter di respingere i tentativi, anche economicamente rilevanti, di altri top club europei che si affacciarono solo successivamente, quando il giocatore aveva già dato la sua parola.

Per restare ai confini italiani, ad esempio, si palesò il Milan. I rossoneri, tuttavia, si mossero solo dopo il rientro in campo del giocatore, prendendo informazioni con il club croato durante la trasferta di Champions League a Zagabria (partita che, tra l’altro, Sučić saltò proprio a causa dell’infortunio).

Ancora più vigoroso fu il tentativo del calciomercato Juve, all’epoca guidato da Cristiano Giuntoli. L’allora direttore bianconero, fiutato l’affare, organizzò un paio di videocall con i vertici dirigenziali della Dinamo Zagabria per provare a inserirsi e a ribaltare la situazione. Non furono però sufficienti a far cambiare idea al giocatore, che aveva già preso la sua decisione.

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