Pagine Romaniste
·3. Februar 2025
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Il Tempo (T. Carmellini) – Giusto così, anche se per rimettere a posto le cose ci sono voluti novantadue minuti… da infarto. Eppure dall’altra parte del campo c’era il Napoli capolista che sta ammazzando questa prima parte di stagione, ma che all’Olimpico si è dovuto fermare di fronte alla nuova Roma di Ranieri: una squadra tosta, che non molla mai e ci mette tutto quello che ha… sempre. Mister Claudio per dirla alla romana “gliel’ha incartata” un’altra volta, togliendo in avvio cinque titolari pesanti pensando alla sfida di Coppa Italia.
E va bene che mercoledì c’è un appuntamento che non vuole sbagliare, ma presentarsi contro il Napoli capolista senza Dybala, Paredes, Dovbyk, Saelemakers e Pellegrini forse è stato troppo. Ma alla fine la sua scelta ha pagato e nell’urlo liberatorio dell’Olimpico al gol di Angeliño c’è anche quello oltre alla sofferenza dei tifosi romanisti che si sono ritrovati a due punti dalla B prima di tornare a respirare. Un punto pesante arrivato al dispetto di tutto, anche della legge dell’ex che a Roma è una sentenza: ma se tutti quotavano la rete di Lukaku (uscito nel finale tra i fischi dei romanisti) a mandare in tilt gli scommettitori ci aveva pensato addirittura Spinazzola. Accoppiata stellare per chi aveva puntato sul cross di Juan Jesus: altro ex della partita.
È tutto vero, cose che solo all’Olimpico possono succedere. Ma il gol a “cojonella” di Spinazzola (che almeno ha il buon gusto di non esultare), ha coinciso con il primo errore vero stagionale di Svilar: fin qui perfetto. Unico neo della serata. Brutta e fuori tempo l’uscita che consente all’esterno del Napoli, mandato via da Roma per disperazione, di fare una giocata da fenomeno.