Juventusnews24
·18. November 2025
Totti si sbilancia: «Yildiz, Soulé o Nico Paz? Quello che mi intriga di più è…». Le parole dell’ex numero 10

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Quando parla Francesco Totti, il mondo del calcio si ferma ad ascoltare, riconoscendo nelle sue parole l’autorevolezza di chi ha scritto la storia di questo sport. A margine del Grand Slam Padel Show, l’eterno numero 10 giallorosso si è concesso ai microfoni di DAZN, offrendo una panoramica lucida sugli equilibri della Serie A e sui talenti emergenti che stanno infiammando il campionato.
La prima analisi riguarda la corsa Scudetto. Totti non vede un dominatore unico, ma una lotta serrata ristretta a tre pretendenti principali. «Quest’anno sono tre le squadre favorite per vincere lo scudetto: Inter, Napoli e Milan».
Se nerazzurri e partenopei sono certezze, è sul Milan che Totti spende un’analisi tattica molto interessante. Secondo il “Pupone”, i rossoneri godono di un vantaggio competitivo enorme: l’assenza dalle coppe europee e la guida esperta di Massimiliano Allegri. «I rossoneri li ho rivalutati perché, giocando una volta a settimana, hanno più tempo per recuperare e di organizzare, in più c’è un grande allenatore come Allegri che riesce a gestire tutto quanto. Sono queste le squadre che se lo giocheranno fino alla fine».
Ma il cuore dell’intervista tocca le corde più sensibili per Totti: la fantasia al potere. Chiamato a scegliere tra tre dei giovani più promettenti del campionato – Nico Paz, Soulé e Yildiz – l’ex capitano fa prima una precisazione da purista del ruolo, sottolineando come il calcio sia cambiato. «Sono tre giocatori totalmente diversi, anche se secondo me i numeri 10 sono altri».Tuttavia, c’è un nome che ha letteralmente stregato Totti, ed è quello del talento del Como, scuola Real Madrid. Per lui arriva un’investitura pesantissima, basata non solo sulla tecnica ma sulla personalità. «In questo contesto quello che mi intriga più di tutti è Nico Paz. Fa delle giocate mostruose, lo vedo maturo, responsabile, non dico di un’altra categoria, ma è quel giocatore che quando c’è fa la differenza».









































