Abeijon: «Non ho ancora visto giocare il Cagliari, è difficile fare una previsione. Sicuramente…» | OneFootball

Nelson Abeijon, ex giocatore del Cagliari, ha rilasciato un’intervista interessante. Tra i temi l’imminente sfida col Racing e molto altro

Il centrocampista Nelson Abeijon, una figura nota per aver giocato sia nel Cagliari che nel Racing, ha recentemente condiviso le sue esperienze in un’intervista esclusiva a L’Unione Sarda. Sono stati trattati una varietà di argomenti, offrendo uno sguardo approfondito sulla sua carriera e sulle sue connessioni con entrambi i club.

L’amichevole tra le sue ex squadre

Un punto focale della discussione è stata l’amichevole prevista per il 9 agosto tra il Cagliari e il Racing. Abeijon ha fornito il suo punto di vista su questo incontro, unendo idealmente il passato e il presente della sua carriera calcistica. La partita rappresenta un momento significativo per l’ex giocatore, che ha legato la sua storia sportiva a entrambi i club.

La sua esperienza in Sardegna

Abeijon ha inoltre parlato del suo periodo in Sardegna, riflettendo sull’impatto che ha avuto nella regione e sulla sua carriera. Ha condiviso aneddoti e pensieri sui suoi anni trascorsi a Cagliari, offrendo una prospettiva personale e affettuosa sulla sua esperienza in Italia.

I suoi pensieri su Fabio Pisacane

L’ex centrocampista ha anche espresso le sue considerazioni sul tecnico Fabio Pisacane. L’intervista ha offerto un’opportunità per Abeijon di analizzare il lavoro del mister con il quale ha condiviso lo spogliatoio, e di condividere le sue impressioni sulle sue capacità e sul suo approccio al gioco. L’intervista completa contiene altri dettagli interessanti che Abeijon ha condiviso con i lettori. Vi proponiamo uno spunto:

DOVE PUO’ ARRIVARE IL CAGLIARI – «Non l’ho ancora visto giocare ed è difficile fare una previsione. Di sicuro, il presidente ha fatto degli sforzi importanti riscattando tutti quei giocatori e confermando i più forti. Intanto prendiamoci la salvezza che non è mai scontata, anzi. Poi è giusto ambire a poter andare a Milano o a Roma per provare a vincere come capitava a noi ai tempi di Arrigoni. Anche sognare aiuta a crescere».

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