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·10 August 2025

Abodi ancora su Italia Israele: «Non c’è altra strada. Bisogna giocare questa partita! Ecco perché»

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Italia-Israele, il Ministro Abodi: «La partita si deve giocare, lo sport deve unire»

Continua a far discutere la partita Italia-Israele, in programma per il prossimo 14 ottobre a Udine e valida per le qualificazioni ai Mondiali di calcio del 2026. Al centro del dibattito, non solo l’aspetto sportivo ma anche quello politico e sociale, considerata la situazione internazionale. A intervenire nel merito è stato il Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, che ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti nel Transatlantico della Camera, dopo il question time.

Abodi ha ribadito con fermezza la sua posizione favorevole alla disputa dell’incontro:«Penso che si debba giocare, è in programma e si giocherà come si è già fatto in passato, proprio a Udine. Non è una partita come le altre: è stato fatto un lavoro importante, anche sul fronte sociale, per favorire l’incontro tra comunità israeliane e palestinesi. Il messaggio che deve arrivare è che anche attraverso lo sport si può lavorare per la pace, affinché ciò che oggi è drammatico possa finire».


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La partita Italia-Israele, dunque, rappresenta per il ministro un’opportunità per trasmettere valori di dialogo e inclusione, pur nella consapevolezza della delicatezza del contesto geopolitico.«La politica estera spetta al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri – ha aggiunto Abodi – ma noi siamo tutti sconvolti da quanto accade. Non possiamo perdere la nostra sensibilità umana».

Nel suo intervento, il ministro ha anche sottolineato una netta distinzione tra i conflitti internazionali in corso:«C’è una differenza sostanziale tra la Russia e Israele. La Russia è un Paese aggressore, Israele è stato aggredito, e forse questo lo si dimentica troppo facilmente. Tutto è iniziato il 7 ottobre 2023. Non si possono ignorare i fatti: se Hamas non si nascondesse dietro la popolazione civile, probabilmente non ci troveremmo in questa situazione».

A chiudere, Abodi ha rivolto un messaggio chiaro sul significato che può assumere Italia-Israele anche sul piano umano e simbolico:«L’opposizione sembra dimenticare chi ha provocato tutto questo. Non è Israele, ma Hamas. E questo ha colpito anche il popolo palestinese. Mi auguro si possa arrivare a un negoziato che consenta la coesistenza pacifica di due Stati. La partita deve essere un’occasione per lanciare un messaggio di speranza e convivenza».

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