Abodi: «Presto un confronto sulla gestione dei diritti tv. Stadi Euro 2032? Entro autunno la decisione» | OneFootball

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Inter News 24

·15 July 2025

Abodi: «Presto un confronto sulla gestione dei diritti tv. Stadi Euro 2032? Entro autunno la decisione»

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Le dichiarazioni del Ministro dello Sport Andrea Abodi in merito alla riforma dei diritti televisivi e degli stadi, in vista degli Europei del 2032

Intervistato da GR Parlamento per il programma La Politica nel Pallone, il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha affrontato temi cruciali riguardanti il futuro del calcio in Italia, con particolare attenzione alla riforma dei diritti televisivi e alla gestione delle infrastrutture sportive. Abodi ha parlato in modo diretto della proposta di riforma dei diritti audiovisivi, precisando che è stata inviata una bozza agli altri ministeri, sottolineando come la divulgazione prematura di un testo abbia alimentato polemiche evitabili.

«Abbiamo inviato agli altri ministeri la prima bozza, un testo è uscito indebitamente, sarebbe bastata una telefonata per evitare la polemica», ha dichiarato il Ministro, aggiungendo che ora si avvierà un confronto con le varie istituzioni per gestire i diritti audiovisivi in modo più equo.


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L’intenzione è quella di concentrarsi sulla mutualità del sistema e sullo sviluppo delle infrastrutture, considerando che il calcio vissuto in TV deve essere armonizzato con quello vissuto dal vivo, creando una sinergia tra i due aspetti.

Abodi ha poi fatto riferimento alla figura del commissario per gli stadi, un ruolo che sarà fondamentale per migliorare e rinnovare gli impianti sportivi in Italia. «L’opinione pubblica verificherà nel tempo quanti impegni che ho assunto verranno rispettati», ha affermato il Ministro, chiedendo il giusto tempo per implementare le sue idee in modo efficace.

Il commissario, secondo Abodi, dovrà lavorare a stretto contatto con i club, le amministrazioni locali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), per trovare soluzioni innovative e accelerare i processi amministrativi. Gli stadi del futuro saranno il risultato di un lavoro di squadra tra le istituzioni e i vari attori coinvolti, con l’obiettivo di velocizzare l’iter burocratico e di avviare anche la ricerca di strumenti finanziari adeguati.

DICHIARAZIONI – «Abbiamo inviato agli altri ministeri la prima bozza, un testo è uscito indebitamente, sarebbe bastata una telefonata per evitare la polemica. Si inizierà un confronto per gestire i diritti audiovisivi, sulla mutualità di sistema e sullo sviluppo delle infrastrutture perché lo sport che viene vissuto in TV deve coordinarsi con lo sport che viene vissuto dal vivo.

L’opinione pubblica verificherà nel tempo quanti impegni che ho assunto verranno rispettati, mi sia concesso il tempo per poterlo fare bene. Entro l’autunno del prossimo anno verranno indicati gli stadi (per Euro 2032), che saranno frutto dell’intraprendenza dei club, della collaborazione delle amministrazioni comunali e anche della capacità del commissario di armonizzare gli interessi e velocizzare l’iter amministrativo trovando anche il supporto degli strumenti finanziari che stiamo configurando con il Mef. Sarà un gioco di squadra»

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