Accardi su Lookman: «Alla fine arriverà all’Inter, ma sarà un affare da ultimi giorni di mercato» | OneFootball

Accardi su Lookman, ecco cosa pensa l’esperto agente FIFA sulla trattativa tra la Dea ed i nerazzurri per l’attaccante nigeriano

L’Inter continua a tenere calda la pista che porta ad Ademola Lookman, nonostante il secco rifiuto dell’Atalanta all’ultima proposta da 45 milioni di euro. A fare il punto sullo stato della trattativa è stato l’esperto agente FIFA Beppe Accardi, che ha analizzato il contesto economico e i movimenti di mercato in corso ai microfoni di TuttoMercatoWeb.

«Sono finiti i soldi. Chi li ha, tipo il Napoli, li spende. Altri aspettano prezzi più bassi e occasioni», ha dichiarato senza troppi giri di parole Accardi, fotografando una finestra estiva dove la cautela economica domina le scelte di molte big italiane.

In particolare, sulla trattativa tra i nerazzurri e il club bergamasco per Lookman, l’agente è apparso fiducioso sull’esito finale, ma non immediato:

«Alla fine arriverà. Ma credo possa essere un affare da ultimi giorni di mercato».

Parole che lasciano intendere come l’Inter sia intenzionata a non mollare la presa sul talento nigeriano, pur evitando aste immediate o rilanci affrettati. La strategia potrebbe essere quella di attendere che l’Atalanta abbassi le proprie pretese, anche alla luce della volontà manifesta del giocatore di trasferirsi a Milano. Lookman ha infatti cancellato ogni riferimento alla Dea dai propri profili social, segnale inequivocabile di rottura.

Nel frattempo, la dirigenza nerazzurra monitora soluzioni alternative — come Nkunku o Nico Gonzalez — ma senza accelerare finché la pista principale resta viva. Il tempo, secondo Accardi, potrebbe giocare a favore di Marotta e Ausilio.

«Il vero mercato inizierà dopo Ferragosto. Le opportunità migliori spesso arrivano proprio quando tutti sono convinti che i giochi siano chiusi».

Un’ultima fase di contrattazioni che si preannuncia rovente. E per Lookman, l’Inter resta la meta preferita. Ora la palla passa (ancora) tra le mani dei dirigenti.