Adopo sulle richieste di Pisacane: «Mi chiede di difendere e attaccare, vuole che giochi come Ederson e Anguissa» | OneFootball

Michel Ndary Adopo, centrocampista del Cagliari, ha parlato del rapporto con il tecnico Fabio Pisacane e della collocazione tattica che gli chiede

In una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Michel Ndary Adopo ha svelato i retroscena del suo ottimo inizio di stagione con il Cagliari. Il centrocampista ha parlato apertamente del suo legame con il tecnico Fabio Pisacane e ha spiegato nel dettaglio la collocazione tattica che gli è stata affidata, un ruolo che sembra esaltare al meglio le sue caratteristiche.

Il rapporto con un tecnico esigente

Adopo non ha nascosto la grande stima che nutre per il suo allenatore. Ha descritto Fabio Pisacane come un tecnico esigente ma allo stesso tempo molto preparato e bravo a motivare i suoi giocatori. Il centrocampista ha sottolineato come la fiducia che il mister ha riposto in lui sia stata fondamentale per permettergli di esprimere le sue qualità in campo senza paura.

Questo legame, basato sul rispetto e sulla chiarezza di obiettivi, ha creato un ambiente in cui Adopo si sente libero di dare il massimo, spingendosi oltre i suoi limiti in ogni sessione di allenamento.

Un ruolo fluido per un centrocampista moderno

Parlando della sua posizione in campo, Michel Ndary Adopo ha confermato la filosofia tattica “fluida” di Fabio Pisacane. L’allenatore non lo ha limitato a un unico ruolo, ma gli ha chiesto di essere un vero e proprio “tuttocampista”, pronto a coprire ogni zona del campo.

La sua missione è quella di essere presente in entrambe le fasi di gioco: recuperare palloni in difesa con aggressività e intelligenza, ma anche inserirsi negli spazi in avanti per supportare la manovra offensiva e cercare il tiro. Le sue parole:

IL RAPPORTO CON PISACANE – «C’è un ottimo ambiente. Il mister mi chiede di difendere e di attaccare. Vorrebbe fossi io l’uomo di equilibrio del centrocampo, un po’ come Anguissa al Napoli e, soprattutto, Ederson dell’Atalanta».

L’INTERVISTA COMPLETA DI MICHEL NDARY ADOPO