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Milannews24

·9 September 2025

Allegri Milan, Serafini lo difende: parole chiare sul tecnico livornese, non se lo aspettava nessuno

Article image:Allegri Milan, Serafini lo difende: parole chiare sul tecnico livornese, non se lo aspettava nessuno

Allegri Milan, Luca Serafini, noto giornalista, ha parlato del lavoro del tecnico livornese al ritorno in rossonero dopo 11 anni

Il dibattito sulla situazione attuale del Milan, al termine di una sessione di calciomercato frenetica e con l’avvento del nuovo tecnico Massimiliano Allegri, si fa sempre più acceso. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Luca Serafini, giornalista e storico tifoso rossonero, che, ospite in diretta a Sportitalia, ha offerto una visione incisiva e critica della gestione del club. Le sue parole, dense di metafore e commenti schietti, hanno subito fatto il giro del web, scatenando reazioni tra i sostenitori e gli addetti ai lavori.

Serafini ha aperto la sua analisi con un paragone singolare e calzante: “Allegri quest’anno ha il ruolo del cuoco del panettone. Il panettone nella leggenda è nato per caso, bisognava fare per Lorenzo De’ Medici un dolce all’ultimo momento ed è stato preso quello che si aveva ed è venuto fuori un capolavoro. Però succede una volta, non è che accade sempre così.” Questa metafora sottolinea l’idea che l’arrivo di Allegri, chiamato a risolvere una situazione complessa, sia un tentativo di trasformare un’improvvisazione, il mercato del Milan, in un successo inaspettato. Tuttavia, come il giornalista suggerisce, la fortuna non è un fattore su cui si può contare costantemente. L’ingaggio di un allenatore di tale spessore come Massimiliano Allegri è un segnale di voler raddrizzare la rotta, ma il lavoro che lo attende, secondo Serafini, è tutt’altro che semplice. Il nuovo direttore sportivo rossonero, Igli Tare, ha ereditato un contesto complesso, frutto di decisioni prese da più fronti.


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Secondo Serafini, il calciomercato del Milan si è distinto per la sua confusione. “Il mercato del Milan è andato tra virate brusche, soffi di vento tra varie parti ed è l’unico club del mondo in cui il calciomercato lo fanno in quattro.” Questa critica è rivolta a una presunta gestione multi-direzionale che, a suo avviso, ha creato un organico sbilanciato e ricco di incognite. Le parole di Serafini dipingono uno scenario arduo per il neo-allenatore: “Adesso Allegri ha una bella valanga di centrocampisti, due o tre attaccanti da mettere insieme alla bell’e meglio, degli esterni che sono dei punti di domanda da trasformare in punti esclamativi, cinque centrali di cui due ragazzi e tre di cui non si fida più nessuno a parte Gabbia.”

Il giornalista ritiene che l’organico attuale sia un vero e proprio “esperimento” che grava interamente sulle spalle del povero Allegri. Serafini non risparmia confronti con altre squadre, come il Bologna, definito “più organizzato ed è più fatto”, e persino la Roma, che “alla prima non aveva giocato male.” L’impressione, quindi, è che il Milan, nonostante l’arrivo di un nome di spicco in panchina, non abbia ancora trovato una sua precisa identità. Il lavoro di Allegri e di Igli Tare non sarà solo tecnico e tattico, ma richiederà anche una grande capacità di gestire le dinamiche interne e di dare una direzione chiara a un progetto che, per ora, appare frammentato e privo di una visione univoca. La prima uscita stagionale, come sottolineato anche dal giornalista, ha evidenziato le difficoltà che attendono i rossoneri. Sarà l’esperienza di Allegri a trasformare i “punti di domanda” in “punti esclamativi”? Il tempo darà le risposte, ma la critica di Serafini resta un campanello d’allarme significativo per il futuro del club.

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