Cagliarinews24
·7 July 2025
Allegri ricorda: «Sono stato fortunato negli anni trascorsi al Cagliari, mi hanno…»

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Massimiliano Allegri ha fatto il suo attesissimo ritorno al Milan, presentandosi ai tifosi in una conferenza stampa carica di emozioni e aspettative. L’evento, seguito con grande interesse da tutti gli appassionati di calcio, ha rappresentato un momento significativo per il club rossonero e per lo stesso Allegri, che torna in un ambiente a lui familiare e ricco di successi passati. I colleghi di MilanNews24 hanno riportato fedelmente ogni singola dichiarazione del tecnico toscano, fornendo un quadro completo delle sue parole e delle sue intenzioni.
Durante la conferenza stampa, Massimiliano Allegri ha ripercorso con lucidità e un pizzico di nostalgia le tappe fondamentali della sua carriera, soffermandosi in particolare sul suo percorso in Sardegna. Questo riferimento non è casuale: è stato proprio al Cagliari che Allegri ha iniziato a farsi conoscere a livello nazionale, dimostrando le sue capacità tattiche e la sua visione di gioco innovativa.
Quella esperienza in terra sarda ha rappresentato un trampolino di lancio fondamentale, un periodo di crescita e di consolidamento che lo ha poi portato a meritare la chiamata di un club prestigioso come il Milan. Il suo legame con la Sardegna e con il Cagliari, quindi, non è solo un ricordo personale, ma un elemento chiave nella sua evoluzione come allenatore, un tassello imprescindibile che ha contribuito a forgiare il tecnico che oggi si ripresenta ai tifosi rossoneri.
Le parole di Allegri sono state un mix di ricordi, analisi del presente e proiezioni future. Ha parlato dell’importanza di tornare in un club che sente come casa, sottolineando l’affetto e il rispetto che nutre per la maglia rossonera e per i suoi tifosi. Non sono mancati i riferimenti ai successi ottenuti nella sua precedente esperienza milanista, ma anche la consapevolezza delle nuove sfide che lo attendono. Ha mostrato determinazione nel voler riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo, ribadendo l’impegno e la dedizione che metterà nel suo lavoro. Le sue parole:
«Sono cambiato tanto, è normale che sia così. I giovani non sono più o meno bravi degli anziani, nella vita è una questione di esperienza. Fra un mese faccio 58 anni, rispetto a quando ho iniziato all’Aglianese sono completamente diverso. Tra il Cagliari, i 4 anni di Milan e gli 8 di Juventus sono stato molto fortunato, mi hanno insegnato molto. Queste due società mi hanno ingigantito il bagaglio di esperienza che mi porto dietro e che comunque dovrò ancora interpretare: non si finisce mai di imparare, c’è sempre la possibilità di migliorare. Non esiste il mantenimento: o si migliora o si peggiora. Quando non si migliora più vuol dire che si peggiora».
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