Aree VIP da 40mila euro e non solo: così gli stadi spingono i ricavi dei club inglesi | OneFootball

Aree VIP da 40mila euro e non solo: così gli stadi spingono i ricavi dei club inglesi | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·26 February 2025

Aree VIP da 40mila euro e non solo: così gli stadi spingono i ricavi dei club inglesi

Article image:Aree VIP da 40mila euro e non solo: così gli stadi spingono i ricavi dei club inglesi

Il tema stadi in Italia sta diventando sempre più centrale anche in vista degli Europei che il nostro Paese dovrà co-organizzare insieme alla Turchia nel 2032. Inoltre, i club italiani vedono la costruzioni di nuovi impianti, o la ristrutturazione profonda di quelli già esistenti, un modo di incrementare i propri ricavi per avere quelle risorse economiche indispensabili se si vuole gareggiare con i top club europei, specialmente quelli inglesi.

Il confronto con i club di Premier League, anche senza scomodare le cosiddette Big Six, restituisce un divario davvero ragguardevole sul piano degli stadi. Come riporta Bloomberg, per citare l’esempio più recente, una volta che l’Everton andrà a occupare il suo nuovo stadio dalla prossima stagione potrà contare su un impianto avveniristico con aree vip in vendita a un prezzo minimo di 1.445 euro a stagione con servizi esclusivi che presentano logge recintate da quattro posti che offrono viste panoramiche sul campo, poltrone reclinabili, TV personali per i replay e un servizio di concierge per consegnare cibo e ordinare un taxi per tornare a casa.


OneFootball Videos


Elencando tutte le specifiche delle aree vip del nuovo stadio dell’Everton, bisogna ricordare che il club inglese è da anni relegato nelle posizioni basse della classifica di Premier League e non gioca una competizione europea dal 2017/18, quando non riuscì a superare i gironi dell’Europa League. I Tofees mancano, invece, dalla Champions League dal 2005/06 quando non andarono oltre il terzo turno preliminare.

Inoltre, le infrastrutture con i loro servizi sono considerati fondamentali per i club inglesi che vedono una fase di stallo nei ricavi da diritti televisivi, i più alti nel calcio mondiale, e in quelli commerciali come merchandising e sponsorizzazioni. Il tutto facendo fronte a un ritmo di spesa che non accenna a diminuire ed è per questo che solamente quattro club su 20 hanno registrato un utile operativo nel proprio bilancio relativo alla stagione 2022/23.

Qui si inserisce la grande possibilità di scelta che viene data ai tifosi inglesi per seguire la partita allo stadio della propria squadra del cuore. Per esempio, in questa stagione l’Aston Villa, qualificata anche agli ottavi di finale di Champions League, mette a disposizione ben 18 diverse categorie di biglietti. Il Tottenham ne ha circa 22, tutte con prezzi e livelli di hospitality differenti. Delle 17 opzioni di Chelsea, i biglietti di fascia più alta offrono l’accesso a un’area recentemente creata chiamata “Dugout” dietro le panchine, e i possessori possono camminare sul campo mentre i giocatori si riscaldano. I prezzi di questi tagliandi arrivano fino a 15.060 euro per una singola partita.

Ma gli esempi non sono finiti qui. L’Arsenal dà una possibilità di scelta su sette diverse categorie di biglietti, fino ad arrivare al Diamond Club, sponsorizzato da JPMorgan Chase & Co., per più di 36.000 euro a stagione. Lì i tifosi possono sedersi su poltrone riscaldate nelle fredde notti invernali e godersi un drink dal bar, prima di cenare nel ristorante open-space di lusso o in uno dei suoi salottini privati. È un’aggiunta che si sta replicando in tutta l’Inghilterra.

«Stiamo rispondendo alla domanda dei tifosi per esperienze di livello superiore», ha commentato Russell Wood, responsabile commerciale del Brighton. L’obiettivo del club è soddisfare una varietà di tifosi. Si prevede, infatti, di ampliare lo stadio da 31.000 posti come parte di un progetto infrastrutturale da quasi 40 milioni che aggiungerà un secondo 1901 Club con 600 posti premium, previsto per l’apertura nella stagione 2026/27. Aspetto chiave: il debito infrastrutturale è esente dai calcoli di profitto e sostenibilità di un club relativo al regolamento economico-finanziario della Premier League, andando così a creare un incentivo per i proprietari a finanziare miglioramenti dello stadio che aumentano le entrate.

Ma non è tutto oro quello che luccica. Infatti, un sempre maggiore interesse per questi posti vip, che i club vogliono sempre più numerosi (la questione è al centro dei dialoghi fra Inter e Milan per il nuovo San Siro, per fare un esempio italiano), potrebbe, nei timori dei tifosi, portare a una riduzione dei posti più accessibili e quindi vedere in un prossimo futuro l’aumento del prezzo medio dei biglietti considerati più accessibili.

Ma anche il numero di box vip può ridursi per avere una esperienza sempre più esclusiva e di lusso. Infatti, all’Emirates Stadium, casa dell’Arsenal costruita nel 2006, ci sono ben 152 box vip. Mentre nel Tottenham Hotspur Stadium, terminato nel 2019, i box vip presenti sono solo 70. In questi però si può trovare, a livello base, oltre a lounge premium con cene raffinate e pacchetti bar, i tifosi degli Spurs hanno accesso a un birrificio interno e al bar più lungo d’Europa, nel Market Place, un’area che può ospitare 17.000 persone nelle ore prima e dopo una partita. Solo le entrate di questo spazio superano quelle di tutte le aree di accesso generale combinate all’Emirates. Quindi meno spazi vip, ma più capienti, a garanzia di introiti più alti.

L’ultima moda è il Tunnel Club, presente nello stadio del Tottenham che costa circa 18.000 euro a stagione (più una quota d’iscrizione una tantum). Questo servizio in rapida crescita è ispirato ai paddock club dello sport più ricco al mondo: la Formula Uno. Introdotto all’Etihad Stadium del Manchester City nel 2017, il ristorante-lounge privato ha una parete di vetro che offre una vicinanza estrema ai giocatori mentre si preparano a entrare in campo. Il Brighton ha introdotto la sua versione la scorsa stagione, e fuori dall’Inghilterra, anche il Barcelona sta valutando questa opzione per il nuovo Camp Nou. È presente, invece, nello stadio dello Stoccarda, come raccontato da Calcio e Finanza, in occasione della sfida di Champions League contro l’Atalanta.

View publisher imprint