Calcionews24
·10 August 2025
Ausilio: «Rimproverato da mio figlio per Jashari al Milan. Il mio più grande errore è…»

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·10 August 2025
Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha concesso un’ampia e interessante intervista alle pagine de La Gazzetta dello Sport, offrendo a tifosi e addetti ai lavori una rara visione del dietro le quinte del suo operato. Nel corso del colloquio, il dirigente nerazzurro ha aperto il libro dei ricordi, svelando numerosi retroscena legati alle passate sessioni di calciomercato. Ha raccontato aneddoti su trattative concluse e su quelle sfumate all’ultimo istante, spiegando le dinamiche, le strategie e i processi decisionali che hanno portato alla costruzione della squadra. Un’analisi approfondita e ricca di spunti.
L’OPERAZIONE PIU’ DIFFICILE – «Mercato invernale, vendo un giocatore all’estero e respiro: il periodo era durissimo, faticavamo a pagare gli stipendi. Quando stiamo per firmare mi chiama un notissimo avvocato divorzista: non può far partire il calciatore, la moglie vuole la separazione, abbiamo chiesto il ritiro del passaporto. Li ho chiusi in una stanza finché non hanno sistemato tutto: accordo per il divorzio e cessione del giocatore. Non so se sia stata l’operazione più difficile, ma forse per l’Inter è stata la più importante».
ERRORE – «Kvaratskhelia. Ma non ho sbagliato solo io, lo hanno offerto a tanti grandi club in Italia. Solo che noi giocavamo con il 3-5-2 e lui è un calciatore da 4-3-3, per questo non lo abbiamo preso».
RIMPROVERO DEL FIGLIO – «Giulia ha preso tutta un’altra strada. Niccolò con i piedi non era buono, ha smesso ma ha passione: vede mille partite, studia i giocatori. Quando Jashari è andato al Milan mi ha rimproverato. Mi ha detto: te l’ho consigliato quando era al Lucerna, te lo sei fatto scappare. È vero, ma mica li possiamo prendere tutti noi quelli bravi».
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