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·16 May 2025

😐 Bari, senti Garzya: “Delusione? Non mi fa nessun effetto, sapevo sarebbe finita così”

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Gigi Garzya, che tanto bene conosce il mondo Bari, ha parlato a margine della stagione ormai andata in archivio. Riprendiamo le sue parole da Pianeta Bari.

Il Bari ha concluso con un nulla di fatto questa stagione. Cosa le suscita?«Non mi fa nessun effetto perchè sapevo sarebbe finita così. Non sono sorpreso perché già si sapeva dall’inizio e, per certi versi, già lo sapevamo tutti quanti, solo che non volevamo crederci e pensarci. La speranza di tutti era quella di andare ai playoff e giocarcela per andare in A, mentre io ero convinto che avrebbero fatto un campionato anonimo raggiungendo una salvezza tranquilla: così è stato. C’è stata la possibilità di andare ai playoff, ma non è un traguardo ambito. Se non li giochi per andare in Serie A, non servono a niente».


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Nel complesso, che giudizio dà alla stagione? Negativo?«Da tifoso è negativo perché il tifoso barese si aspetta che questa Serie B sia solo di passaggio, in quanto il traguardo è la Serie A come giusto che sia. La città di Bari merita, non può stare in Serie B però alla fine il risultato è stato raggiunto ed è quello che voleva la società: mantenere la categoria».

Dopo la gara contro il Südtirol hanno fatto discutere le parole di Longo, che non ha parlato di fallimento. Garzya, è d’accordo con queste parole?«Per certi versi sì perché lui lo sapeva. Moreno lo sa che questa squadra non poteva ambire a vincere il campionato, ma solo ad una salvezza tranquilla o al massimo al raggiungimento dei playoff. Vuoi che un allenatore non si renda conto dove possa arrivare con una squadra? È normale».

Anche le parole di Magalini sono state molto criticate…«È chiaro che lui parli da direttore, ma non da tifoso, non sa la storia del Bari e come si vive in città. Non sa che il Bari non può stare in Serie B, in cuor suo il traguardo è stato raggiunto. Il tifoso la pensa in modo diverso perché la nostra ambizione è andare in Serie A, ma sappiamo benissimo che non lo si può fare. Se De Laurentiis volesse andare in A lo farebbe perché quando ha voluto vincere campionati li ha vinti, ha la forza economica, ma non lo può fare. Spero che passi presto questa multiproprietà, il 2028 sembra vicino ma è lontano. Passa la voglia vivere altri due anni con queste sofferenze».

Pensa che questa squadra abbiamo avuto qualche limite di costruzione?«È una squadra che ha perso poco, è equilibrata. Son venuti a mancare i gol degli attaccanti, 7 gol per il capocannoniere in Serie B sono pochi. Il Bari ha vinto poco, ha perso pochissimo ma ha pareggiato tanto».

Garzya, secondo lei adesso cosa succederà?«Longo o un altro allenatore non cambia niente, il programma è sempre quello. Puoi anche cambiare i calciatori ma il programma rimarrà sempre quello. Non capiterà più di stare a due minuti dalla conquista della Serie A».

Non ci sono margini per ripartire con tranquillità, secondo lei?«La società ha mai pronunciato la parola Serie A? Mai. Salvezza tranquilla o, al massimo, ottavo posto: questo vivremo l’anno prossimo. Ci diranno “vogliamo migliorare” ma la miglioria dov’è? Raggiungere l’ottavo posto? E poi ci vorrebbe un miracolo per andare in Serie A. Il capocannoniere del Bari, Lasagna, non compare neanche in classifica. 7 gol sono pochi, c’è bisogno di altro. Tutti gli attaccanti delle squadre che sono sopra il Bari, sono in classifica».

Dei calciatori in rosa, da chi ripartirebbe?«Sono dei prestiti. L’unico che ha fatto la differenza è stato Dorval ed è l’unico che ha mercato adesso. Andrà al Napoli e verrà girato ad un’altra squadra. Tutti gli altri sono buoni giocatori da Serie B, non fai il salto di qualità con loro. Radunovic ha fatto bene ma non è di proprietà, Favilli l’ho avuto nelle nazionali giovanili e se sta bene fisicamente fa la differenza».

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