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·13 April 2025

Baroni si nasconde: “Roma favorita”

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Tuttosport (F. Tringali, D. Marchetti) – Verdetti e speranze illuminano il derby della Capitale. Perché tra le mille motivazioni che si annidano nella stracittadina romana c’è anche la necessità di non oscurare troppo presto le ambizioni per un posto in Champions League: Lazio e Roma, già attardate in classifica, sono costrette a vincere per non perdere contatto dalle prime quattro. E se Ranieri, a Trigoria, ha avuto modo di studiare per tutta la settimana una strategia che gli permetta di migliorare una statistica che lo vede imbattuto da cinque derby consecutivi, Baroni ha fatto rientro solo venerdì notte a Formello, col freddo di Bodo nelle ossa e due gol da recuperare giovedì prossimo in Europa League. “È vero – ha detto il laziale nella conferenza di ieri – non abbiamo avuto a disposizione molto tempo per prepararla, ma il derby è una di quelle partite che si preparano da sole. Certo, non ci sono tanti precedenti di un match così importante che si gioca 72 ore dopo quello di coppa. Ma sono sicuro che ci faremo trovare pronti”.

Nel classico gioco di chi approccia meglio all’appuntamento campale, Baroni ha indicato i dirimpettai: “La Roma di Ranieri è favorita perché nella classifica delle ultime 15 giornate è stata la squadra che in Serie A ha fatto più punti, quindi è stata la più brava. Ma non ci sentiamo inferiori e non partiamo certo battuti. Ci batteremo come leoni per colmare la dif-ferenza”. Castellanos stavolta andrà dentro dal primo minuto, alle sue spalle il ballottaggio apertissimo è tra Dia e Dele-Bashiru. L’altro dubbio è in difesa, rischia Romagnoli per Gigot: “La chiave del derby è sentirlo – ha precisato Baroni -. Sentire questa partita come fanno i tifosi. Per me è tutta lì l’essenza di questa partita”. All’opposto la pensa il collega Ranieri, alla sua ultima stracittadina da allenatore. “La vivo normalmente”, ha detto alla vigilia di una partita che non ha bisogno di altre pressioni visto il carico di responsabilità che porta.


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Nel frattempo, però, nessuna sorpresa nei convocati con Abdulhamid e Dybala unici assenti. E nonostante in settimana abbia anche provato la formula con il doppio centravanti, alla fine Shomurodov andrà in panchina per lasciar spazio a Dovbyk con il ballottaggio tra Soulé e Baldanzi dietro di lui. Provato nell’undici titolare anche Pellegrini, il capitano che all’andata fu decisivo anche se poi quel gol non ha cambiato le sorti della sua stagione. “Parlo spesso con lui – ha spiegato RanieriLorenzo è uno dei più forti centrocampisti italiani, quest’anno non gli sta andando bene. Si aspetta spesso un fallo a favore, ma ormai i mezzi contatti non si fischiano più. Deve entrare in questo ordine di idee”. E lo dovrà fare già a cominciare dalla sfida con la Lazio per caricarsi la Roma sulle spalle in una volata Champions che passa anche dal derby e che tutto è fuorché decisa. Un indirizzo lo prenderà gia a cominciare dai prossimi novanta minuti e questa volta, più di altre, valgono una stagione perché vincere significherebbe scavalcare nuovamente i biancocelesti e tenere accese le speranze Champions. Al contrario, perdendo, non ci sarebbe la matematica per dire addio all’Europa che conta, ma il sogno di una rincorsa partita quattro mesi fa sarebbe quasi irrealizzabile.

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