Inter News 24
·27 May 2025
Biasin rivela: «Inzaghi? Ad Appiano c’è uno scenario che nessuno vuole considerare»

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·27 May 2025
Nell’edizione odierna di Libero, Fabrizio Biasin, giornalista, ha parlato così del futuro di Simone Inzaghi, tra Inter e Arabia.
LE PAROLE DI BIASIN – Il grande tema del giorno è relativo al futuro di Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro al quarto anno sulla panca beneamata che dopo la finale col Psg dovrà ragionare sul prolungamento del contratto. Dice così: «Il futuro? La società mi conosce bene, forse voi meno. Ho ricevuto proposte dall’Italia, dall’estero, dall’Arabia. Ma in questo momento sarebbe folle pensare a quello. Ho un grandissimo rapporto con la dirigenza e con Oaktree. Il giorno dopo la partita parleremo come sempre fatto. L’obiettivo è il bene dell’Inter. Se ci saranno i presupposti, andremo avanti con armonia». E anche così: «Io parto dall’unione che c’è tra me e società. Io sto benissimo all’Inter e ho un contratto. Ora c’è la finale e conta più di Inzaghi, Marotta, Ausilio».Qualcuno pensa «chissà se dice balle», ma la sensazione è che sia tutto piuttosto “limpido”: nei giorni immediatamente successivi al match che vale una stagione e comunque non oltre martedì-mercoledì della prossima settimana, le parti si incontreranno per trovare un incastro possibile ma per una volta non del tutto scontato. Il tecnico vuole legittime gratificazioni economiche, ma anche e forse soprattutto garanzie legate al mercato e agli obiettivi futuri. Ovvio e persino banale immaginare che il risultato di Psg-Inter possa essere decisivo in un senso o nell’altro: a differenza di quello che accadde con Mourinho nel 2010, una vittoria potrebbe essere benzina per trovare nuovi stimoli e provare a battere i record di un certo Mago Herrera; viceversa, l’eventuale sconfitta genererebbe nuove rotture di balle mediatiche difficili da tamponare e a quel punto il tecnico potrebbe dire «ok, provate voi a fare quello che ho fatto io».
SUL PERCORSO DI INZAGHI – «Perché la questione è tutta lì e passa da una semplice e inflazionata domanda: come dev’essere valutato il percorso del tecnico piacentino in questi quattro anni? C’è chi dice «uno scudetto è poco» e – consentitecelo – non si rende conto di quel che dice. L’Inter di Simone Inzaghi, saggiamente costruita dalla dirigenza con quattromila lire, è passata dal purgatorio delle Champions che finivano prima di Natale al primo posto del ranking Uefa (con relativi incassi mostruosi); ha portato sul campo un livello di calcio probabilmente mai raggiunto prima in casa nerazzurra; ha generato un’armonia di gruppo e un’unità d’intenti affatto scontata, sia quando le cose vanno bene, sia quando si vede sfumare uno scudetto per un misero punticino. Rinunciare a tutto questo sarebbe un enorme peccato che nessuno ad Appiano vuole prendere in considerazione. E comunque non prima di quella partita lì, che vale una stagione e forse anche di più».
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