Biasin sull’Inter: «Vedere i nerazzurri andare sotto la curva al 90’ e non trovarla è una scena triste…» | OneFootball

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·27 August 2025

Biasin sull’Inter: «Vedere i nerazzurri andare sotto la curva al 90’ e non trovarla è una scena triste…»

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Biasin sull’Inter, l’editoriale del giornalista su Libero: assenza della Curva Nord al debutto stagionale e clima surreale sugli spalti del Meazza

Il 5-0 con cui l’Inter ha annientato il Torino ha regalato entusiasmo tecnico e fiducia alla squadra di Cristian Chivu, ma sugli spalti del Meazza si è registrata una novità che non è passata inosservata. Come sottolineato da Fabrizio Biasin nel suo editoriale per Libero, l’assenza della Curva Nord ha reso San Siro «francamente irriconoscibile».

Il motivo della protesta

Durante l’esordio stagionale, gli ultras hanno scelto di rimanere al Baretto in segno di protesta contro quelle che definiscono «Un’altra annata di abusi, divieti e restrizioni». Nessun obbligo a disertare, ma di fatto la curva è apparsa priva di striscioni, bandiere e cori: un colpo d’occhio inedito e un silenzio che ha tolto la consueta cornice di passione.


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Biasin ricorda come «I disastri gestionali di pochi, finiti nelle cronache giudiziarie, si siano trasformati in imposizioni di massa», con le cosiddette black list che impediscono a tanti, anche incensurati, di abbonarsi in curva. Il risultato è un settore ridotto al minimo, con il rischio di svuotare l’identità di San Siro.

Il 12° uomo che non c’è

Il giornalista sottolinea come Milan e Inter, così come la Juventus da tempo, giochino «formalmente in casa, ma concedendo di fatto agli avversari la possibilità di spadroneggiare sugli spalti». Un San Siro senza tifo organizzato perde quel famoso 12° uomo che spesso ha spostato gli equilibri delle partite.

La richiesta di compromesso

Per Biasin la soluzione non può che passare da un punto d’incontro: la procura che tenga conto della parte sana del tifo e i gruppi organizzati che accettino qualche compromesso. Altrimenti il rischio è vivere una stagione con un Meazza ridotto a «teatro», tra cori isolati e un’atmosfera spenta.

«Si può giocare a calcio anche senza tifo ma vedere l’Inter andare sotto la curva al 90’ e non trovarla è una scena triste, che non dovrebbe diventare la normalità».

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