Bologna, Mandorlini: “Bernardeschi e Immobile due pezzi da novanta. La difesa? Una delle migliori di Serie A” – ESCLUSIVA | OneFootball

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·26 September 2025

Bologna, Mandorlini: “Bernardeschi e Immobile due pezzi da novanta. La difesa? Una delle migliori di Serie A” – ESCLUSIVA

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Andrea Mandorlini in esclusiva ai nostri microfoni di Bologna Sport News: le parole dell’attuale allenatore del Cluj sulla formazione rossoblù

Un’esperienza sulla panchina del Bologna, durata solamente pochissimi mesi. In Serie B, durante la stagione 2005/06, Andrea Mandorlini non è riuscito a portare a termine la missione per il quale era stato chiamato dalla dirigenza rossoblu, ovvero quella di ritornare nella massima serie.


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Bologna che chiuse quel campionato all’ottavo posto, mancando l’approdo ai play off in un’annata contrassegnata da continui alti e bassi. Storia diamentralmente opposta, rispetto a quella che una società e città stanno vivendo in questo momento.

Formazione allenata da Vincenzo Italiano che è reduce dal trionfo in Coppa Italia, maturato dopo la finale vinta contro il Milan all’Olimpico nello scorso mese di maggio, con l’ambizione di poter anche aggiungere un altro trofeo in bacheca, la Supercoppa Italiana, di provare a fare strada anche al di fuori dei confini nazionali e di ricentrare, per il terzo anno consecutivo, un’altra qualificazione europea, che rappresenterebbe la prosecuzione di un progetto tecnico iniziato con la gestione di Thiago Motta e che con Italiano sta continuando a dare i suoi frutti.

Mandorlini, sull’inizio di stagione: rammarico Aston Villa

Mandorlini, un Bologna che nonostante abbia subito tre sconfitte in quest’inizio di stagione, tra campionato ed Europa League, sembra avere ancora le carte in regola per puntare in alto.

“Sono assolutamente d’accordo. Ho visto alcune partite ed anche quella di ieri sera contro l’Aston Villa, dove avrebbe anche meritato di ottenere un pareggio. Ha avuto dalla sua la fortuna del rigore sbagliato dagli inglesi ma anche la sfortuna per aver fallito tantissime occasioni per evitare la sconfitta, soprattutto con il palo colpito da Castro.

Una sconfitta che può starci contro un avversario di livello, che può servire nel percorso di crescita di una squadra che vuole provare a fare bene anche in campo internazionale”.

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Mandorlini, l’analisi sull’inizio di stagione (Ansa Foto) – Bolognasportnews

Via Ndoye, sono però arrivati due calciatori dal livello tecnico importante come Bernardeschi e Immobile.

“Mi sento di fare un plauso alla società per essere riusciti a portare a Bologna due veri e propri pezzi da novanta, abituati a vincere e che hanno sicuramente grandi motivazioni. Potranno sicuramente essere due importantissimi valori aggiunti in un’annata in cui il Bologna sarà impegnato in più competizioni, che vogliono ritornare nel giro della Nazionale nell’anno prima dei Mondiali.

Il fatto di stare a contatto in un ambiente e città bellissimi, potrebbero spingerli a fare bene e dare un contributo importante alla causa. Hanno dalla sua una storia calcistica importante, perchè parliamo di un centravanti che ha vinto più volte la classifica cannonieri e di un esterno dalle grandi qualità tecniche. Ad Italiano il compito di inserirli in pianta stabile nel proprio sistema di gioco”.

Castro ed Orsolini insieme, la difesa di ferro: l’analisi sul Bologna attuale

Fosse in Italiano, proverebbe a farli coesistere insieme a Castro ed Orsolini?

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Castro ed Orsolini insieme, la difesa di ferro: il Bologna attuale (Ansa Foto) – BolognaSportnews

“Non fa parte del mio carattere dare dei consigli a Vincenzo, perché ha già dimostrato di essere all’altezza della situazione. A disposizione rispetto alla scorsa stagione, avrà sicuramente due calciatori in più che possono anche determinare l’esito di una partita, che nell’epoca dei cinque cambi può essere un particolare in grado di fare la differenza. Soprattutto nelle sfide dove si potrebbe decidere buona parte della stagione del Bologna”.

Come valuta il suo percorso di crescita d’allenatore?

“Posso tranquillamente affermare che Vincenzo sta dimostrando come alla base abbia delle ottime qualità per essere un ottimo tecnico. Ha fatto bene ovunque sia andato, riuscendo a vincere nella scorsa stagione il primo trofeo della sua carriera e ha ancora tanti margini di miglioramento”.

Il reparto difensivo è tra i migliori della Serie A?

“Direi di si, perché è una squadra che ha sempre subito poco. Merito di Italiano e degli interpreti che ha sempre avuto a disposizione”.

Due stagioni, altrettante qualificazioni europee, una in Champions l’altra in Europa League, la vittoria di un trofeo, con possibilità di poterne alzare un altro : di chi sono i principali meriti per questo momento bellissimo che sta vivendo una città intera?

“Parto col dire che l’ultima è stata una vera e propria annata storica, che Bologna ha meritato di regalarsi per la bellezza della città e la grande tradizione calcistica. L’appoggio della proprietà è stato importante. Bravo e fortunato Italiano a trovarsi nel posto e nel momento giusto, nel realizzare un sogno impensabile ad inizio stagione”.

Alla base, ci sarebbero le condizioni per poter continuare ad alzare l’asticella?

“Credo che nella vita sognare è lecito, ma bisogna anche guardare in faccia alla realtà. Riuscire a mantenersi su questi livelli, ancora per diversi anni, sarebbe già un grandissimo risultato. Ci sta che ci siano sempre aspettative ben più alte a dove si è arrivati, ma riuscire a centrare ancora una qualificazione europea, premierebbe il lavoro che hanno svolto sia la dirigenza, come i calciatori e l’allenatore”.

Personalmente, ha rimpianti per non essere riuscito a riportare in A una piazza dalla grande tradizione calcistica?

”Sono passati tanti anni, ma ricordo come quella fu un’annata particolare segnata soprattutto dal punto di vista personale, con la perdita di mio padre. Incontrai parecchie difficoltà e trovandomi in un ambiente sicuramente con un morale diverso rispetto a quello attuale, dopo la retrocessione dell’anno precedente nello spareggio perso contro il Parma. Sono rimasto pochissimi mesi, ma ringrazierò per sempre la città per come mi ha trattato e il meglio al Bologna per questa stagione”.

Ha anche allenato un bolognese doc, che ha sempre tenuto moltissimo ai colori rossoblu, come Pagliuca…

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