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·14 May 2025
Bologna, Pecci: «Comunque vada una storia bella, il nostro viaggio è già un sogno: se fosse un film sarebbe questo…»

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·14 May 2025
Eraldo Pecci realizzò il rigore decisivo che consegnò al Bologna la Coppa Italia nel 1974: a meno di 24 ore dal fischio d’inizio della finale di questa sera all’Olimpico contro il Milan l’ex regista ha parlato a La Stampa. Di seguito le sue parole.
IL RICORDO E L’ATTESA – «Comunque vada, una storia bella: il viaggio del Bologna è già un sogno».
QUEL 23 MAGGIO 1974 – «Ero giovane, forse il più giovane della compagnia: vincemmo contro un Palermo che avrebbe meritato la coppa ai punti. Erano stati più bravi di noi, poi i rigori e…».
IL VIAGGIO DI QUESTO BOLOGNA – «Italiano e i suoi ragazzi è come se avessero visitato la città migliori, i musei più interessanti, il paesaggio da favola: se, poi, arrivi al polo e trovi la nebbia, pazienza. Ti sei comunque divertito».
SE VINCESSE IL MILAN – «La mia metafora è là a dire: grazie rossoblù per ciò che state facendo. Ma si va in campo per ottenere tutto».
CHI PUÒ OTTENERLO – «Credo di sì: sarà una finale aperta, anche bella. Ma penso che avrà la meglio proprio la squadra emiliana. Gioco di anticipo e mi chiedo: il motivo? La vita va spesso così: quando costruisci poco durante il cammino, alla fine raccogli poco».
IL RIFERIMENTO È CHIARO – «Se Italiano e i suoi ragazzi hanno compiuto un viaggio felice, i rossoneri lo hanno vissuto male, molto. Ritengo il loro campionato, e non solo, negativo».
GLI UOMINI CHIAVE – «Orsolini può fare gol in ogni modo, Ndoye dà imprevedibilità. Conceiçao può puntare sui soliti, da Leao a Pulisic passando per Reijnders».
TITOLO DEL FILM – «La grande bellezza per il Bologna. L’ultima spiaggia per il Milan».
UN FILO CONDUTTORE DOPO 51 ANNI – «Parliamo di epoche diverse e, per me, imparagonabili».
IL CALCIO DI IERI – «Savoldi non l’ho mai visto cadere a terra dopo un contrasto se non di quelli veri: lasciamo perdere».
BOLOGNA E MILAN, COLORI OPPOSTI – «I rossoblù, stasera, possono scendere in campo e giocare con il sorriso: la leggerezza può favorirli. Il Milan ha, quasi, l’obbligo di alzare al cielo la Coppa Italia: la pressione non li spaventerà, ma conta».
CI SARÀ ALL’OLIMPICO? – «Volevo andare, poi ci ho ripensato: dalla tv si vede tutto e bene. Niente caos, macchina sotto casa, comodità».
SE VINCE IL BOLOGNA – «Farò qualcosa, ma non lo dico. Piuttosto fatemi dire una cosa».
UN’ULTIMA CONFIDENZA – «Prima delle partite vado a giocare a carte con gli amici: quando è l’ora, mi alzo e mi metto davanti alla televisione. Il problema è che fino a poco tempo fa ci alzavamo in otto su dieci, ora sono solo. Non roviniamo il calcio, non roviniamo il gioco più bello del mondo».