Borges teme la Juve: «È arrivato un nuovo allenatore e avremo poco tempo per analizzarli». Le parole del tecnico dello Sporting | OneFootball

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·1 November 2025

Borges teme la Juve: «È arrivato un nuovo allenatore e avremo poco tempo per analizzarli». Le parole del tecnico dello Sporting

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Borges teme la Juve: «È arrivato un nuovo allenatore e avremo poco tempo». Le dichiarazioni del tecnico dello Sporting Lisbona in conferenza

Rui Boerges, allenatore dello Sporting Lisbona, ha parlato dopo la vittoria per 2-0 contro l’Alverca. Di seguito le parole dell’allenatore dei portoghesi in vista della prossima sfida di Champions League contro i bianconeri di Spalletti.

INFORTUNIO FRESNEDA – «Iván ha subito una distorsione. Vedremo la gravità nei prossimi giorni»


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ULTIMA PARTITA – «Abbiamo creato occasioni da gol, ma oggi ci è mancata un po’ di ispirazione in quel senso. Abbiamo effettuato 26 o 27 tiri durante tutta la partita, il che dimostra la nostra capacità di stare nella metà campo offensiva, ma Pedro Gonçalves si è preso tutta l’ispirazione e ha chiuso segnando il 2-0 con un gran tiro. Siamo stati molto competenti e siamo riusciti ad annullare il FC Alverca, che non ci ha creato problemi. Ousmane Diomande e Gonçalo Inácio hanno giocato in grande sintonia, senza cali di concentrazione. Nel secondo tempo volevamo partire bene; non abbiamo segnato nei primi dieci minuti come avremmo voluto, ma con i cambi abbiamo cercato di portare più uomini in area, anche perché il FC Alverca difendeva con una linea di cinque, a volte di sei. La squadra non ha mollato: abbiamo arretrato Pote, nonostante l’ottima partita di Simões, e siamo stati premiati.»

PEDRO GONCALVES – «Qualche giorno fa si diceva che Pote non fosse al suo meglio. Ha più numeri e meno partite rispetto all’anno scorso. Per me è nel suo miglior momento di forma, l’avevo già detto la settimana scorsa. A volte sbaglia un passaggio o qualcosa, ma fa parte del gioco. E dico lo stesso di [Francisco] Trincão: credo che stia attraversando la fase migliore della sua carriera. Non mi sorprende. La sfida più grande per entrambi — che hanno già vinto tutto e sono qui da anni — è non cadere nella monotonia o nel compiacimento, ma nessuno dei due si adagia. Sono giocatori che vogliono sempre dare il massimo e vogliono che la squadra sia sempre al meglio»

RENDIMENTO SQUADRA – «I cambi sono stati fatti per cercare di cambiare la partita. Geny (Catamo ndr) stava avendo qualche difficoltà nell’uno contro uno, ma nel primo tempo aveva reso bene. L’idea era inserire giocatori con caratteristiche diverse. Quenda poteva darci più palloni in area. Sono strategie che pensiamo possano funzionare, e per questo abbiamo provato a cambiare. È stata una decisione tattica, non per mancanza di rendimento. Qua e là avremmo potuto avere più energia; abbiamo lasciato che la partita assumesse un ritmo blando, ma nonostante ciò abbiamo continuato a creare e non abbiamo permesso loro di arrivare in porta. Anche per me, come allenatore, è difficile affrontare lo stesso avversario in tre giorni. Abbiamo cercato di lavorare al massimo su quell’aspetto, perché sapevamo che dall’altra parte avrebbero voluto dare un’immagine diversa. Si sono impegnati, ed è stato difficile. Per quanto si voglia, e difenderò sempre i miei giocatori in questo senso, ci è mancata solo l’ispirazione. Finché c’è atteggiamento — e loro l’hanno avuto — sono tranquillo. Sono molto sereno per la capacità mostrata dalla squadra e per la grande spinta offensiva che abbiamo creato»

MIGLIORAMENTI – «Col tempo cerchiamo di migliorare ciò che capiamo, quali caratteristiche individuali possiamo perfezionare nel processo creativo, per non essere prevedibili e mettere in difficoltà l’avversario. Se concretizzassimo tutte le occasioni che creiamo, vinceremmo sempre 8-0. È questione di momenti: possono essere più o meno ispirati e segnare di più o di meno. Nella partita di martedì abbiamo finalizzato meglio, ma forse abbiamo avuto meno occasioni. Mi preoccuperei se non fossimo capaci di crearne, ma lo facciamo in tutte le partite. Siamo stati costanti, e questo ci rende felici. Ora bisogna migliorare ancora nei comportamenti difensivi, essere più pronti a chiudere le transizioni, e anche in questo stiamo migliorando. Lavoriamo sempre di più per essere più solidi.»

GESTIONE ENERGIE – «Sinceramente, è l’aspetto che mi preoccupa di meno. Indipendentemente da ciò che riusciremo a fare a Torino, sono partite in cui i giocatori saranno super motivati e concentrati. Si tratta di recuperare bene e poi, durante la partita, prendere le decisioni migliori per l’undici e per i cambi. La difficoltà maggiore è la partita contro la Juventus FC: è arrivato un nuovo allenatore, con idee diverse, e avremo solo una partita per analizzare il mister Spalletti. Questo ci complica molto a livello strategico. Quando c’è un cambio di allenatore, c’è anche un cambiamento mentale. Giocano in casa, sono una grande squadra, ma i miei giocatori saranno tutti pronti, ne sono certo»

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