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·21 September 2025
Braccio Joao Mario, quante polemiche post Verona Juve: «Il VAR non sarebbe dovuto intervenire!» Il commento di Tuttosport dà ragione a Tudor: il rigore non doveva essere concesso

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·21 September 2025
Il match tra Verona e Juventus è stato segnato da un episodio che ha generato un’accesa discussione tra addetti ai lavori e tifosi: il rigore assegnato ai gialloblù per un presunto fallo di mano di Joao Mario. A gettare nuova luce sull’episodio è stato l’ex arbitro Calvarese, che in un’analisi per Tuttosport ha espresso una visione molto critica sulla decisione presa. L’episodio, che ha visto l’arbitro richiamare al monitor e concedere il penalty, è stato oggetto di una disamina dettagliata che mette in discussione l’eccessivo intervento del VAR in una situazione non chiara. MOVIOLA VERONA JUVE
La critica principale di Calvarese si basa sul fatto che il VAR non avrebbe dovuto intervenire. L’ex fischietto, infatti, sostiene che sebbene il pallone abbia effettivamente impattato sull’arto del portoghese, il movimento del braccio era “consono al suo modo di saltare”. La situazione è stata resa ancora più complessa dalla presenza di un avversario, Nelsson, che saltava davanti a Joao Mario, rendendo il contatto difficilmente evitabile. Calvarese ha inoltre notato un piccolo errore nel referto, in quanto l’arbitro ha annunciato il numero sbagliato del giocatore (15 anziché 25).
PAROLE – «Il primo episodio è il tocco di braccio in area di Joao Mario. Dopo il consulto al monitor, l’arbitro concede rigore (e nell’announcement sbaglia il numero del portoghese, dicendo 15 anziché 25). A mio avviso, qui il VAR non sarebbe dovuto intervenire. È vero infatti che la palla impatta sull’arto del portoghese, ma anche che il movimento è consono al suo modo di saltare e che un avversario – Nelsson – gli salta davanti».
L’analisi di Calvarese si spinge oltre la singola decisione. L’esperto ha spiegato che, secondo la regola del fallo di mano, non ogni tocco di braccio è punibile. Il movimento del braccio di Joao Mario era naturale per il suo gesto atletico, e la vicinanza dell’avversario lo ha reso involontario. In casi come questo, dove non c’è una “chiara ed evidente” situazione di fallo, il VAR dovrebbe astenersi dall’intervenire, lasciando la decisione iniziale all’arbitro in campo.
L’episodio in Verona-Juventus è diventato un esempio perfetto del dibattito sulla corretta applicazione del VAR. L’analisi di Calvarese, come quella di un esperto del settore, fornisce un forte contrappunto alla decisione finale, riaprendo la discussione sull’importanza di mantenere il giudizio arbitrale in campo, limitando l’intervento della tecnologia solo a errori di una certa entità. Un dibattito che continuerà a tenere banco in campionato.
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