Juventusnews24
·13 November 2025
Brambati non sembra avere dubbi su Conte: «L’assenza dagli allenamenti è il segnale più chiaro. Ha capito che…». Poi parla del possibile addio

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·13 November 2025

Il momento di difficoltà che sta attraversando il Napoli di Antonio Conte (ex tecnico della Juventus) è stato al centro dell’intervento di Massimo Brambati. L’ex calciatore e procuratore, ospite di Maracanà su TMW Radio, ha analizzato la situazione dei partenopei, fornendo uno spunto di riflessione che esalta l’impresa compiuta dalla Vecchia Signora nel suo ciclo vincente.
Brambati ha sottolineato come i problemi del Napoli non siano legati solo all’infortunio di Anguissa, ma a un segnale più profondo lanciato dall’allenatore.
SEGNALE SERIO – «Una perdita pesante, ma non è il vero problema. L’assenza di Conte dagli allenamenti è il segnale più serio: ha capito che qualcosa nello spogliatoio non funziona. Secondo me non ha più l’appeal su alcuni giocatori. E lo sfogo post-Bologna non era una scossa: erano parole pensate.»
Il procuratore ha poi individuato la radice del problema nella condizione mentale del gruppo. È proprio su questo punto che Brambati ha tirato in ballo la Juventus, utilizzando le difficoltà del Napoli nel ripetersi per magnificare l’impresa dei nove scudetti consecutivi.
IMPRESA ENORME – «Non si tratta solo dei nuovi: anche i veterani faticano. Rivincere è complicato, la fame cala. Per questo i nove scudetti della Juventus restano un’impresa enorme.»
Brambati ha poi allargato il suo intervento, toccando altri temi di attualità, come il ritorno di Roberto Mancini dal Qatar, un percorso che, a suo dire, rende difficile il rientro nel calcio d’élite.
RITORNI DIFFICILI – «Chi torna da quei campionati difficilmente ritrova spazio nel calcio che conta. È successo con Pioli: ritmi diversi, stacchi la spina. Prima di riprendere un tecnico che va lì, ci penserei.»
Infine, l’ex calciatore è tornato sul momento delicato di Antonio Conte, definendo la sua pausa non un semplice break, ma una riflessione profonda, criticando anche alcune sue scelte (come quella su Milinkovic-Savic).
RIFLESSIONE PROFONDA – «Il suo non è un semplice break, è una riflessione profonda. Anche alcune scelte, come quella su Milinkovic-Savic, non mi convincono del tutto. Ma se dovesse lasciare, sarebbe un colpo per i tifosi: in lui avevano ritrovato un guerriero.»









































