Juventusnews24
·27 November 2024
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(inviato allo Stadio Pozzo-La Marmora di Biella) – Massimo Brambilla, allenatore della Juventus Next Gen, ha parlato in conferenza stampa dopo la partita contro la Turris, valida per il recupero della 15ª giornata di Serie C.
OCCASIONE MANCATA IN CLASSIFICA – «Normale che oggi la volevamo vincere perché la vittoria manca da tempo e oggi speravamo di vincere. Dobbiamo sempre guardare il risultato ma anche la prestazione. Ci sono stati dei passi in avanti, abbiamo alzato il ritmo e l’intensità di gioco, devi vincerle anche in maniera sporca queste partite. Non siamo stati precisi nelle occasioni avute».
CHE GRUPPO HA RITROVATO – «Erano tre mesi che ero andato via, ho ritrovato persone con cui ho condiviso gioie e i ragazzi li conoscevo tutti. I ragazzi sono disponibili, anche se il momento non è facile. Vivere un cambio di allenatore, un po’ di sfiducia c’era ma mi sono promesso di far tornare loro il sorriso, la fiducia nel fare le cose. Le qualità ce le hanno, devono solo tirarle fuori».
DIFFERENZA DEL GIRONE C – «Il girone C dal punto di vista della qualità dei giocatori e dell’intensità del gioco, ci sono piazza importanti, dove è difficile andare a giocare in un certo modo. Escono sempre fuori tante partite sporche, il Girone C è questo. Oggi abbiamo fatto una partita fatta bene nei principi, anche nell’atteggiamento della fase difensiva. Si sono visti dei segnali importanti, è mancato il gol per vincerla».
PEDRO FELIPE – «Non lo so, è molto dolorante. Dovrà fare esami strumentali per capire cosa si è fatto. Siamo preoccupati».
RITORNO ALLA JUVE – «Quando mi ha chiamato Chiellini per tornare ci ho riflettuto e poi ho accettato con entusiasmo. Sapevo dove tornavo, le persone con cui ho lavorato, sono stati due anni belli. Se sono tornato è perché sono convinto che abbiamo le possibilità per risalire. Ci vorrà tempo, ci sarà da sbattere la testa, ma sono convinto che la squadra si tirerà fuori».
CITI – «È stata una buona prestazione di squadra, Citi è entrato a freddo e ha tenuto bene Ekuban. Sono contento della sua prestazione, è un ragazzo serio che lavora bene».
ATTACCO PIU’ PESANTE – «Avevamo bisogno di riempire di più l’area, gli spazi non erano attaccati bene. L’obiettivo con due attaccanti era quello, poi non siamo riusciti nella zampata».
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