Juventusnews24
·21 December 2025
Bremer sempre al top, la Gazzetta lo esalta: «Ottantaquattro giorni dopo e non accorgersene». Voto altissimo per il brasiliano tornato titolare

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Il ritorno in campo di Gleison Bremer dal primo minuto rappresentava, senza ombra di dubbio, una delle scommesse più affascinanti e rischiose di Luciano Spalletti nel big match tra Juventus e Roma. Dopo un’assenza forzata e dolorosa durata la bellezza di ottantaquattro giorni, il timore che la ruggine accumulata potesse condizionare negativamente le prestazioni del gigante brasiliano era più che legittimo tra addetti ai lavori e tifosi.
Invece, la notte dell’Allianz Stadium ha regalato una risposta sul campo di autorità assoluta che ha cancellato istantaneamente ogni perplessità, restituendo alla Vecchia Signora il suo leader difensivo indiscusso nel momento cruciale della stagione. L’analisi odierna de La Gazzetta dello Sport celebra questo rientro fondamentale con una valutazione estremamente positiva, sottolineando con stupore come il lungo stop sembri non aver minimamente intaccato le certezze del numero 3 bianconero.
BREMER 7 – Ottantaquattro giorni dopo e non accorgersene: in attesa della solita brillantezza nel breve il senso della posizione lo porta a giocare d’anticipo su Dybala o su chiunque si affacci nella sua zona.
Il giudizio lusinghiero della “Rosea” mette in luce un aspetto tecnico e mentale fondamentale della sua prestazione: la straordinaria capacità del giocatore di sopperire a una condizione atletica fisiologicamente non ancora al cento per cento – specialmente in termini di pura esplosività e “brillantezza nel breve” – con un’intelligenza tattica superiore alla media. Il senso della posizione è diventato l’arma letale per neutralizzare clienti scomodissimi, su tutti il temuto ex Paulo Dybala.
La scelta di giocare sistematicamente d’anticipo, leggendo le intenzioni degli attaccanti giallorossi prima ancora che l’azione si concretizzasse, è stata la chiave di volta per blindare l’area di rigore. La frase “non accorgersene” racchiude il senso del complimento più bello: Bremer ha guidato la linea come se non si fosse mai fermato, riprendendo le redini del reparto con una naturalezza disarmante. Per la Juventus, ritrovare questa solidità granitica al centro della difesa non è solo un dettaglio tecnico, ma la base necessaria su cui costruire le ambizioni di risalita.









































