Inter News 24
·2 September 2025
Calciomercato Inter, il punto sulla sessione: tra colpi di prospettiva e occasioni mancate

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Il sipario sul mercato estivo dell’Inter è calato ieri, con un finale che ha regalato un inatteso movimento in entrata e un addio illustre. I nerazzurri hanno infatti chiuso sul gong l’acquisto di Manuel Akanji, difensore svizzero classe 1995, prelevato dal Manchester City con la formula del prestito oneroso da 2 milioni di euro e diritto di riscatto fissato a 15. In contemporanea, ha salutato Milano Benjamin Pavard, passato al Marsiglia di Roberto De Zerbi dopo appena una stagione in Serie A.
L’edizione odierna de La Stampa ha sintetizzato l’operato della dirigenza interista con un 6 in pagella, definendo la sessione “interlocutoria”. Un giudizio che tiene conto non soltanto delle operazioni concluse, ma anche delle occasioni mancate e del cambio tecnico avvenuto in panchina. La staffetta tra Simone Inzaghi e Cristian Chivu ha infatti condizionato la programmazione estiva, rallentando alcune trattative già avviate.
Il quotidiano sottolinea come l’Inter abbia scelto di puntare soprattutto su profili di prospettiva. L’acquisto di Petar Sucic, centrocampista croato classe 2005 arrivato dalla Dinamo Zagabria, e quello di Ange-Yoan Bonny, attaccante francese del 2003 ex Parma, vanno letti in quest’ottica. Parallelamente, la società ha deciso di lanciare definitivamente in prima squadra Pio Esposito, giovane attaccante classe 2005 cresciuto nel vivaio, che rappresenta uno dei talenti più attesi della nuova generazione.
La Stampa evidenzia però anche i limiti della campagna acquisti. Restano infatti incompiute alcune operazioni considerate prioritarie. I veri obiettivi individuati a inizio estate – Koné del Borussia Mönchengladbach, Lookman dell’Atalanta e Giovanni Leoni del Parma – non sono stati portati a termine. Una serie di mancate chiusure che alimenta la sensazione di una rosa ancora non del tutto completa.
La permanenza di due pilastri del centrocampo come Hakan Calhanoglu e Davide Frattesi è stata comunque salutata come un segnale positivo, poiché garantisce continuità tecnica a un reparto centrale già collaudato. Tuttavia, la valutazione finale del quotidiano è che l’Inter esca dal mercato con un organico rinforzato solo in parte, con margini di crescita ma anche con qualche rimpianto.
In sintesi, il giudizio di sufficienza riflette la natura di un mercato di transizione, dove tra colpi futuribili e addii importanti resta l’impressione di una squadra che dovrà ancora lavorare per colmare le lacune evidenziate nelle prime uscite stagionali.