Calcio e Finanza
·21 November 2025
Cambia il FPF in Premier: no al salary cap, via libera al limite sul costo rosa

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·21 November 2025

Quest’oggi i club di Premier League hanno votato contro l’introduzione di un salary cap nel massimo campionato di calcio inglese, dopo le polemiche del sindacato dei calciatori che aveva anche minacciato azioni legali contro il torneo qualora questa novità fosse stata approvata. Il cosiddetto “ancoraggio” (un limite di spesa basato su un multiplo dell’incasso da diritti tv dell’ultima squadra classificata in Premier) è stato votato favorevolmente da soli sette club, la metà dei voti necessari per l’approvazione della norma.
Ma, come riporta il quotidiano britannico The Times, se i club si sono espressi contro al salary cap, e in generale alla riforma del cosiddetto ancoraggio, hanno votato invece favorevolmente per una nuova regola sul limite dei costi delle rose.
Per quanto riguarda la nuova regola del limite del costo della rosa, questa andrà a sostituire, a partire dalla prossima stagione, l’attuale Fair Play Finanziario interno che permette a ogni club di poter registrare una perdita complessiva di 105 milioni di sterline negli ultimi tre esercizi. Il nuovo regolamento fissa il potere di spesa di ogni club che sarà pari all’85% dei ricavi per quanto riguarda gli stipendi dei calciatori, il costo dei cartellini e le commissioni degli agenti. Un sistema economico-fiscale che ricalca quello in vigore nelle coppe europee, deciso dalla UEFA, ma con un margine più alto.
Questo nuovo regolamento non ha però trovato l’approvazione di tutti i club. Infatti, hanno votato contro società quali: Bournemouth, Brighton, Crystal Palace e Brentford. Club che hanno fin ad oggi beneficiato delle molte plusvalenze registrate in questo ultimo periodo e che gli hanno permesso di rispettare le nuove norme, cosa che potrebbe diventare più difficile con le norme che entreranno in vigore dalla prossima stagione.
Infine, il nuovo regolamento comprende una cosiddetta luxury tax: le multe per chi non rispetta il limite dell’85% per il proprio costo rosa saranno redistribuite ai club in regola, fra cui sono inclusi quasi sicuramente anche quelli partecipanti alle coppe europee, visto che quest’ultime devono rispettare il limite del 70% imposto dalla UEFA. Un’altra nuova regola presente nel nuovo piano normativo, e approvata dai club quest’oggi, è la sustainability and systemic resilience, che valuta la salute finanziaria di un club a breve, medio e lungo termine attraverso tre indicatori:
Una multa è prevista per le società che non rispettano il limite e sforano la soglia del 115%, come viene espressamente indicato dalla nota ufficiale della Premier League di quest’oggi, post voto. «In una riunione degli azionisti della Premier League tenutasi oggi, i club hanno votato per introdurre un nuovo insieme di regole finanziarie che entreranno in vigore dall’inizio della stagione 2026-27 – si legge –. Lo SCR (acronimo del nuovo regolamento votato quest’oggi, ndr) regolerà la spesa sportiva dei club all’85% dei loro ricavi calcistici e del risultato netto di profitto/perdita sulle vendite dei giocatori. I club avranno un margine pluriennale del 30% che potranno utilizzare per spendere oltre l’85%. L’utilizzo di questo margine comporterà un prelievo e, una volta esaurito il margine, dovranno rispettare l’85% oppure affrontare una sanzione sportiva.
«Le nuove regole SCR intendono favorire opportunità per tutti i club di ambire a maggiori successi e avvicinano il sistema finanziario della lega alle attuali norme SCR della UEFA, che operano a una soglia del 70%. Gli altri elementi chiave del nuovo sistema della lega includono monitoraggio e sanzioni in corso di stagione, protezione contro prestazioni sportive insufficienti, possibilità di spendere in anticipo rispetto ai ricavi, maggiore capacità di investire fuori dal campo e una riduzione della complessità concentrandosi sui costi calcistici», conclude la nota.
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