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·12 December 2025
Capello analizza Conte e il Napoli: “In Champions manca serenità, il problema non è il gioco”

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·12 December 2025

Fabio Capello ha commentato per Gazzetta la recente sconfitta del Napoli in Champions League contro il Benfica, evidenziando una difficoltà ricorrente per Antonio Conte nella massima competizione europea.
Secondo l’ex tecnico, il problema principale non risiede nello stile di gioco, ma nella capacità di trasmettere sicurezza e serenità ai propri giocatori.
La differenza tra campionato e Champions secondo Capello
Capello sottolinea come Conte domini nei campionati nazionali, in Italia e in Inghilterra: “Se domini in Italia o in Inghilterra, vuol dire che tecnicamente ci sei. Il problema in Champions, secondo me, è psicologico”, ha spiegato.
L’ex allenatore ha analizzato i numeri: 2,21 punti di media a partita in Serie A quest’anno contro 1,17 in Champions, una differenza evidente anche considerando i 48 match disputati nelle passate esperienze con Juventus, Chelsea, Inter, Tottenham e Napoli: “Forse non riesce a trasmettere ai giocatori quella serenità e quella forza come fa in campionato. Quando giochi in Europa devi essere convinto della tua forza, trovare sicurezza e non avere paura di osare”.
Non è questione di tattica, ma di mentalità
Capello respinge l’idea che il rendimento europeo sia legato al sistema di gioco: “Se vinci in Serie A o Premier significa che il tuo modello funziona. In Champions il problema è più mentale: bisogna stimolare i calciatori a giocare ogni partita come se affrontassero PSG, Real o Manchester City”.
Napoli e i playoff: Conte deve recuperare risorse
Secondo Capello, il Napoli resta comunque competitivo: “Il Copenaghen sarà un avversario insidioso, ma Conte ha qualità e deve solo recuperare gli infortunati. Se giochi sempre con gli stessi, diventa difficile; serve una partita perfetta di tutti”. L’ex tecnico invita a non concentrarsi su un unico obiettivo: “Al Da Luz avrebbe dovuto fare di tutto per vincere e ipotecare la qualificazione ai playoff. Il doppio impegno va gestito senza rinunce, anche per ragioni economiche”.
La difficoltà delle italiane nei doppio impegno europeo
Capello ha analizzato il problema più ampio del calcio italiano: “Abbiamo sofferto il ritmo delle avversarie. Squadre come Manchester City o Liverpool hanno rose più attrezzate e abitudine a giocare sempre a ritmi elevati. Le italiane spesso faticano a recuperare e gestire la sequenza di partite ad alta intensità”.
Esempi positivi: Atalanta e Inter
Non tutte le italiane soffrono allo stesso modo. L’Atalanta, ad esempio, è stata l’unica squadra capace di mantenere intensità e dinamismo per tutti i 90 minuti contro il Chelsea: “Ha la mentalità da coppa e può arrivare tra le prime otto”.
Capello ha espresso fiducia anche per l’Inter di Chivu: “È stata sfortunata nelle ultime due partite di Champions, ma ha qualità e può evitare i playoff. L’Arsenal resta un avversario complicato, ma la squadra ha le risorse per affrontarlo”.
Infine, un commento sulla Juventus: “Hanno sofferto contro il Pafos, ma hanno tempo fino a gennaio per lavorare. Contro Benfica sarà una sfida impegnativa, ma resta una squadra con margini di crescita”.









































