Capello sulla lotta al vertice: «Non mi aspettavo il Milan così in alto, ma attenzione che anche il Como può dare fastidio! Vi spiego» | OneFootball

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·2 December 2025

Capello sulla lotta al vertice: «Non mi aspettavo il Milan così in alto, ma attenzione che anche il Como può dare fastidio! Vi spiego»

Article image:Capello sulla lotta al vertice: «Non mi aspettavo il Milan così in alto, ma attenzione che anche il Como può dare fastidio! Vi spiego»

L’ex allenatore di Juve, Milan e Roma, Fabio Capello, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla lotta scudetto e sulle rivali dell’Inter

Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore Fabio Capello ha analizzato il duello al vertice della Serie A. Don Fabio si è detto sorpreso dalla rapidità con cui il tecnico toscano Massimiliano Allegri ha ridato equilibrio al Milan, indicando nell’assenza delle coppe europee un vantaggio pesante. Per il Napoli campione in carica, invece, l’arma in più resta la potenza del bomber Romelu Lukaku. Capello ha infine invitato a non sottovalutare l’outsider Como.

SE CREDEVO DI TROVARE IL MILAN LASSÙ A QUESTO PUNTO DELLA STAGIONE? – «Onestamente no, non me l’aspettavo. Confidavo nelle capacità di Allegri, ma non credevo riuscisse a entrare nella testa dei giocatori così velocemente, anche considerando quel che era accaduto nel Milan dell’anno scorso. Un anno fa la squadra non sapeva assolutamente posizionarsi e difendersi. Max ha saputo dare un ordine, un equilibrio. Gli interpreti sono gli stessi dell’anno scorso ma la differenza la fanno anche Rabiot e Modric, un filtro determinante che era mancato nell’anno precedente».


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CON UN LEAO COSÌ NON C’È BISOGNO DI UN NUOVO CENTRAVANTI DAL MERCATO? – «Un centravanti? E dove sono? Quelli che fanno la differenza se li tengono stretti i club che ce l’hanno, e se ce ne sono in giro arrivano prima gli inglesi, poi spagnoli e infine noi. Ma, mercato a parte, dipende dalle idee tattiche dell’allenatore: servirebbe, nel caso, un giocatore che si adatti alla sua visione di gioco. Oppure uno che faccia gol: lì non si sbaglia mai. Il calcio è una materia facile: gli attaccanti devono segnare, i portieri parare… Non è un caso che il Milan sia tornato in cima proprio ora che Maignan compie grandi interventi».

FOSSE UNA CORSA A DUE, QUALE IL PUNTO IN PIÙ DEL MILAN? – «La possibilità di lavorare e parlarsi durante la settimana, senza impegni extra. Un fattore pesante, che può valere per il Milan e il Como: attenzione perché Fabregas può dar fastidio lì davanti, lo dissi a inizio stagione».

IL PUNTO IN PIÙ DEL NAPOLI? – «Un uomo, Lukaku. Si è già visto quanto può essere determinante nel nostro campionato».

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