Carlo Liedholm ricorda il Barone: “Milan e Roma, i grandi amori di papà” | OneFootball

Carlo Liedholm ricorda il Barone: “Milan e Roma, i grandi amori di papà” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Pagine Romaniste

Pagine Romaniste

·2 November 2025

Carlo Liedholm ricorda il Barone: “Milan e Roma, i grandi amori di papà”

Article image:Carlo Liedholm ricorda il Barone: “Milan e Roma, i grandi amori di papà”

In vista del big match di San Siro tra Milan e Roma, La Gazzetta dello Sport ha raccolto le parole di Carlo Liedholm, figlio del leggendario Niels, simbolo di entrambe le panchine e del calcio elegante di un’altra epoca. Ecco le sue parole:

E’ diventato direttore sportivo. Poi?


OneFootball Videos


Direttore generale al Sant’Angelo Lodigiano e al Casale. Poi ho smesso e ho fatto il suo osservatore. Si fidava dei miei suggerimenti e consigli. L’ho seguito, gli ho fatto anche da autista. Lo accompagnavo alle partite, a Milano e a Roma. Papà non voleva guidare in città, eppure era un bravissimo pilota d’auto. Si faceva trasportare dai suoi collaboratori o giocatori. Dava le direttive, spiegava come infilarsi tatticamente nel traffico al momento giusto. E questo irritava i giocatori”.

Era molto legato ai suoi tifosi.

E’ stato molto felice a Roma, con la sua gente, i suoi tifosi. Lui amava veramente i tifosi, gli piacevano, si fermava a parlare di calcio, li ascoltava. Poi diceva: ‘Sono bravi, mi vogliono bene e io ne voglio a loro’”.

In fondo al cuore del papà Barone c’era una piccola preferenza tra Milan e Roma?

Forse leggermente il Milan. Percentuali? Diciamo 51-49. Il Milan gli ha dato molto. Ha giocato 12 anni con la maglia rossonera, i migliori della sua carriera da calciatore. A Milano è diventato allenatore, ha vinto lo scudetto della stella. Ma Roma, città d’arte piena di profumi, è riuscita ad amarlo di più. Quei fantastici, meravigliosi cinque anni, dal 1979 al 1984, hanno cambiato la sua vita e la storia della squadra. Stasera tiferebbe per il bel calcio, la sua bella vita”.

Ha anche sofferto.

Non potrò mai dimenticare la sera della sconfitta ai rigori con il Liverpool nella finale di Coppa dei Campioni. La giornata più amara della storia sportiva di Nils. Tornò a casa senza dire una parola. Aveva sfiorato il cielo: quando mai potrà ricapitare alla Roma di giocare una finale di Champions nel suo stadio? Stava tornando al Milan, ma voleva scrivere un’ultima, memorabile pagina con la Roma”.

View publisher imprint