Inter News 24
·25 October 2025
Carmando ricorda i vecchi tempi: «Napoli Inter? Ci regalavano delle sfide epiche, il motivo è questo»

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NAPOLI-INTER DEI SUOI TEMPI – «Se dico epiche non esagero. Quelle degli Anni ’80, ovviamente, con l’avvento di quel genio di Maradona».
A MILANO SI PERDEVA – «Tranne l’anno del primo scudetto, finì 1-0 per loro. In quello dei due scudetti ci andò peggio, 3-1. Mi mettevano in croce, i miei amici».
FACCHETTI E PRISCO – «Già prima della gara, quando arrivavo, c’erano Giacinto Facchetti e l’avvocato Prisco che mi attendevano. Era un una specie di agguato amichevole, ce ne dicevamo tante ma sempre abbracciati. Era un appuntamento fisso e goliardico. A nessuno di noi mancava la battuta facile».
ZENGA – «Quando eravamo in Nazionale, Zenga mi tormentava, ero la sua vittima preferita. E io replicavo: guarda che non lo faccio venire a Napoli. Ahimè, non venne. Non ci fu verso alcuno segreto. Una volta lo voleva Maradona, si adoravano. C’era una stima umana e professionale fortissima, un legame vero. Sarebbe stato un colpo clamoroso, perché Walter è stato tra i più grandi di sempre».
BERGOMI – «Si vedeva già dall’82 che Beppe Bergomi era un prodigio della natura. Come si dice qua da noi: è nato imparato. Mai sopra le righe, con quella serietà e quella umiltà che lo hanno trasformato in leggenda. Lo vedo ancora oggi in tv ed è uguale, ma senza il baffo».
MAZZOLA – «Calciatore straordinario, amato anche lui ovunque. Noi abbiamo cominciato a duellare seriamente e con continuità per lo scudetto con Diego. Nelle Nazionali di interisti ce ne sono stati, Serena e Berti per dirne altri due. Ragazzi a modo».
IL PERSONAGGIO DI OGGI – «Non posso che dire Kevin De Bruyne. In quelle sfide ci sarebbe stato bene».









































