Casalegno svela la propria fede: «Innamorata dell’Inter. Marotta mi ha sorpreso. Volevo giocare a calcio…» | OneFootball

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·12 October 2025

Casalegno svela la propria fede: «Innamorata dell’Inter. Marotta mi ha sorpreso. Volevo giocare a calcio…»

Article image:Casalegno svela la propria fede: «Innamorata dell’Inter. Marotta mi ha sorpreso. Volevo giocare a calcio…»

Casalegno ha rilasciato alcune dichiarazioni circa la propria grande passione per i colori nerazzurri e per il periodo sotto la guida di Mourinho

Elenoire Casalegno, intervistata dalla Gazzetta dello Sport, ha raccontato della sua passione per il pallone e in particolare per l’Inter, ma anche delle sue esperienze in televisione accanto a personaggi come Raimondo Vianello e Pippo Baudo.

CALCIO«Io che volevo giocare a calcio a tutti i costi, ma i maschi me lo impedivano. Così rubavo loro il pallone e mi dovevano mettere in squadra per forza.» Una passione per il calcio che è nata fin da piccola, quando il suo desiderio di giocare si scontrava con le convenzioni del tempo.


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INTER«No, mio padre è appassionato di motori. È stata una cosa mia: fin da piccola mi sono innamorata dell’Inter. In quel periodo in Romagna erano tutti juventini e io sono… bastian contraria per natura. In più avevo un amico che mi rubava le merendine ed era juventino. Poteva starmi simpatica la Juve? A parte gli scherzi, credo che uno interista ci nasca. L’interista è diverso rispetto agli altri: è un po’… masochista.» La sua passione per l’Inter è nata in un contesto di contrapposizione, alimentata anche da esperienze personali che l’hanno resa ancora più legata alla squadra nerazzurra.

SAN SIRO«Non è stata da bambina, ma a vent’anni quando mi sono trasferita a Milano per lavoro. Fino ad allora le partite dell’Inter le ho viste solo in tv.» La sua prima esperienza dal vivo al San Siro è arrivata più tardi, ma è stato un momento speciale che ha segnato ulteriormente il suo legame con il club.

CURVA«All’inizio andavo in curva e qualche mese fa mi hanno girato una mia foto con gli ultras. Dell’esperienza in curva ho un bel ricordo: sentivi il calore del tifo e c’erano coreografie belle. È diverso rispetto a star seduti in tribuna.» L’esperienza in curva le ha permesso di vivere il tifo nerazzurro in modo ancora più intenso, sentendo l’energia del pubblico da vicino.

FINALE DI CHAMPIONS«La più bella è stata la finale di Champions a Madrid che ho rischiato di non vedere dal vivo, ma in tv.» Un’esperienza che ha segnato il culmine della sua passione per l’Inter. La sua determinazione nel voler assistere alla partita è evidente anche nel racconto della sua avventura per raggiungere Madrid.

CASO FINALE«Avevo un volo charter fissato per la mattina della partita e la sera prima ho presentato una convention fuori Milano nonostante la febbre a 39°. Finito di lavorare, sono tornata a casa e mi sono messa a letto. La mattina, cosa che non mi è mai successa perché sono una puntuale, non ho sentito la sveglia e quando ho aperto gli occhi erano le 8. Dovevo essere a Malpensa alle 8.30… Mi sono messa un jeans e una maglia sopra il pigiama e sono partita in auto. Mi hanno aspettata e quando sono salita sull’aereo, mi guardavano tutti malissimo.»

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