Causio dice la sua: «Juventus Inter sarà una partita combattuta, entrambe giocheranno per dominare ma…» | OneFootball

Causio entusiasta in vista di Juventus Inter, sottolineando le differenze tra le due squadre e le sue previsioni per il derby d’Italia

Franco Causio, ex calciatore e grande protagonista del calcio italiano, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TuttoJuve, offrendo la sua opinione sul prossimo Juventus Inter, uno dei match più attesi della stagione. «Quella di sabato sarà una partita molto combattuta. Entrambe le squadre giocheranno per dominare il match, l’Inter a differenza della Juventus non ha cambiato molto ed è una squadra più accorta e omogenea. La Juve, però, è più compatta dell’anno scorso», ha commentato Causio, mettendo in luce le differenze nelle due squadre rispetto alla passata stagione.

Il giornalista ha poi affrontato la questione della Juventus che gioca in casa, allo Stadium, ma ha minimizzato il vantaggio del fattore campo. «Cambia sinceramente poco, l’Inter farà la stessa partita che avrebbe giocato a San Siro. Come la Juve del resto, a prescindere. Ho giocato a calcio e posso dire che io avevo questa mentalità, e penso che sia presente anche oggi». Causio ha quindi suggerito che entrambe le squadre scenderanno in campo con la stessa mentalità, senza farsi influenzare troppo dal luogo dove si gioca la partita.

Riguardo alla Juve, Causio ha parlato dei segnali positivi che la squadra ha dato fin dall’inizio della stagione: «Ma credo che la Juve abbia già dato un segnale importante, è partita molto bene e soprattutto è diversa dall’anno scorso. Ha recuperato un grande difensore come Bremer, in mezzo al campo c’è una forza della natura come Thuram e in avanti c’è un Vlahovic particolarmente ispirato. Sarà il suo anno? Magari entrando dalla panchina è un po’ più libero di testa. Openda e Zhegrova sono forti, ma dovranno ambientarsi in fretta».

Infine, quando gli è stato chiesto come finirà il derby, Causio ha risposto con una frase molto semplice e decisa: «Gli juventini vorrebbero l’1, ma come dico sempre: chi è più bravo, vincerà».