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·2 November 2025

Champions, accuse di “furto” del nuovo format: causa da 20 milioni alla UEFA

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La UEFA si trova a fronteggiare una richiesta di risarcimento superiore ai 20 milioni di euro dopo che la società di consulenza sportiva cilena MatchVision ha intentato una causa contro l’organo di governo del calcio europeo, accusandolo di aver rubato il formato “a fase di lega” utilizzato per le competizioni maschili per club a partire dal 2024.

MatchVision – secondo quanto riportato da The Athletic – ha avviato l’azione legale nell’aprile scorso, depositando i documenti in Spagna, dove il caso era stato inizialmente assegnato a uno dei tribunali commerciali di Madrid, lo stesso che questa settimana ha respinto un ricorso della UEFA nella lunga vicenda della Superlega europea. Tuttavia, a settembre, la causa di MatchVision è stata trasferita a un tribunale di Losanna, in Svizzera, dove ha sede la UEFA. Quest’ultima non è ancora stata formalmente notificata, ma una volta che lo sarà, avrà 20 giorni lavorativi per rispondere.


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Esiste un legame con la causa della Superlega, poiché fu proprio quella minaccia di scissione, nel 2021, a spingere la UEFA ad accelerare la riforma di Champions League, Europa League e Conference League. Il risultato fu l’espansione del numero delle squadre da 32 a 36 e la sostituzione della fase a gironi con un formato “a lega”.

Comunemente noto come “modello svizzero”, poiché ispirato liberamente a un sistema con lo stesso nome usato negli scacchi, questo formato prevede che le 36 squadre vengano inserite in un’unica classifica e ciascuna affronti otto avversarie diverse, quattro in casa e quattro in trasferta.

A differenza dei veri tornei con “modello svizzero”, in cui gli abbinamenti vengono decisi dopo ogni turno — con i vincitori che affrontano altri vincitori —, nella versione UEFA gli accoppiamenti vengono sorteggiati una sola volta all’inizio: ogni squadra affronta due avversarie provenienti da quattro fasce da nove squadre ciascuna.

Secondo MatchVision, proprio il concetto delle “fasce” è stato ideato e registrato come diritto d’autore in Cile nel 2006 dal suo fondatore, Leandro Shara. L’azienda sostiene inoltre di aver presentato l’idea alla UEFA nel 2013 e in diverse conferenze sportive negli anni successivi. Afferma che il proprio sistema è stato adottato in vari Paesi e che la FIFA lo ha riconosciuto come proprietà intellettuale di MatchVision.

Shara aveva minacciato per la prima volta un’azione legale nei confronti della UEFA alla vigilia del sorteggio della Champions League 2024/25, quattordici mesi fa, e ora afferma di non avere altra scelta che chiedere un risarcimento per i danni subiti.

La richiesta di MatchVision ammonta a poco più di 20 milioni di euro, mentre Shara chiede anche 200.000 euro a titolo personale. Entrambi domandano inoltre che vengano applicati gli interessi su tali somme per la scorsa stagione, quella in corso e la prossima. «Questa appropriazione indebita di proprietà intellettuale, resa pubblica durante il sorteggio ufficiale dell’agosto 2024, ci obbliga ad agire», ha dichiarato Shara a The Athletic, minacciando di estendere l’azione legale a chiunque abbia consapevolmente facilitato questa violazione.

La UEFA non ha risposto a richieste di commento, ma quando Shara inviò la lettera di diffida lo scorso anno, un portavoce dichiarò: «Le affermazioni di MatchVision sono infondate, nella migliore delle ipotesi, e rappresentano solo un’altra voce in un elenco di azioni simili. La UEFA difenderà la propria posizione, anche se non ne vale quasi la pena».

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