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·7 November 2024
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In uno scorcio di intervista pubblicata sui social da Cronache di Spogliatoio, Cristian Chivu ha commentato un passaggio molto particolare di quando giocava alla Roma.
TESTA – In un’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, Cristian Chivu ha parlato del suo passato a Roma. Queste le parole dell’ex difensore dell’Inter: «In quel periodo mi ero fatto una corazza, ero io contro il mondo. Volevo trovare una soluzione nonostante le difficoltà ma senza chiedere aiuto. Alla fine però ho dovuto chiederlo perché non ne uscivo più. Mi sono poi rivolto a uno psicologo. Quando ero alla Roma ci fu una situazione che mi fece barcollare, anche per l’ingiustizia che mi era stata fatta».
DIFFICILE – Cristian Chivu poi, entra nel dettaglio. Questo quanto spiegato: «Quando Capello andò alla Juventus, fui intervistato. Mi chiesero se mi sarebbe piaciuto lavorare nel futuro con lui. Risposi che il mister era un grande allenatore e che mi avrebbe fatto piacere. Il giorno dopo invece, sui giornali il titolo fu “Chivu vuole la Juve”. Scendevo in campo all’Olimpico era ero fischiato da ottanta mila persone. Nell’ultima partita prima della sosta, Spalletti mi chiesi se potevo giocare. L’avrei fatto, ma avevo bisogno delle infiltrazioni. Anche lì fui fischiato, poi per fortuna con le undici vittorie consecutive, tutti si dimenticarono di me. In quel periodo non riuscivo ad uscirne, ho chiesto aiuto. Andavo dallo psicologo, a fine partita vomitavo per lo stress e per l’ansia».