Chivu al ‘test d’ingresso’ in Roma Inter: 3 motivi per i quali Bonny è in vantaggio su Pio Esposito | OneFootball

Chivu al ‘test d’ingresso’ in Roma Inter: 3 motivi per i quali Bonny è in vantaggio su Pio Esposito. L’analisi di Sky Sport

Miglior difesa contro miglior attacco. La supersfida di questa sera tra Roma e Inter all’Olimpico è anche questo: un confronto tra due filosofie e due punti di forza contrapposti. Per la squadra di Cristian Chivu si tratta di un test impegnativo, il secondo scontro diretto stagionale dopo la sconfitta contro la Juventus, un banco di prova per certificare la crescita mostrata nelle ultime settimane.

La svolta nerazzurra dopo Torino

Dopo quel passo falso, infatti, la Beneamata ha cambiato marcia, infilando cinque vittorie consecutive tra campionato e Champions League e, soprattutto, ritrovando solidità difensiva: solo due gol subiti in questo parziale, contro i sei incassati nelle prime tre giornate. Il tecnico romeno ha puntellato la difesa senza rinunciare alla spinta offensiva, ridando equilibrio ed entusiasmo alla squadra. Ora, però, serve il sigillo che arriva solo da una vittoria in uno scontro diretto, in un periodo che vedrà i nerazzurri affrontare tre trasferte consecutive.

Il rebus in attacco: Bonny favorito

Per affrontare la capolista, Chivu si affiderà alle sue certezze: Yann Sommer tra i pali e il centrocampo titolare. Il grande dubbio, come spiegano a Sky Sport, riguarda l’attacco. Con Marcus Thuram ai box, si apre il ballottaggio tra i giovani Ange-Yoan Bonny e Pio Esposito per affiancare il capitano Lautaro Martínez. Al momento, il francese sembra in vantaggio per tre motivi principali: è considerato il sostituto naturale di Thuram per caratteristiche tattiche, arriva dalla super prestazione contro la Cremonese ed è il più fresco, essendosi allenato ad Appiano durante tutta la sosta.

Un esame anche per Chivu

La corsa resta comunque aperta, con Chivu che mantiene il massimo riserbo sulla formazione. Per l’allenatore nerazzurro, la sfida contro la squadra del suo passato e contro il suo ex tecnico Gian Piero Gasperini rappresenta un bivio importante, un test d’ingresso nel Gotha degli allenatori per chi, come lui, vuole sognare in grande e riportare il club meneghino ai vertici.