Chivu Inter, tra memoria e presente: Marassi, De Rossi e una sfida che vale più dei tre punti | OneFootball

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Inter News 24

·14 December 2025

Chivu Inter, tra memoria e presente: Marassi, De Rossi e una sfida che vale più dei tre punti

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Chivu Inter, tra memoria e presente: dal giorno dei fischi allo stadio Flaminio fino al primo incrocio da allenatori con Daniele De Rossi

Ci sono partite che non iniziano con il fischio d’inizio, ma molto prima, nei ricordi. Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, lo sa bene. Nella sua memoria è ancora vivo quell’allenamento a porte aperte allo stadio Flaminio, quando, appena passato dalla Roma ai nerazzurri, rifiutò le cuffie consigliate dallo staff. Voleva sentire tutto, fino in fondo, quel tappeto di fischi. Tra le urla, una in particolare: «Ești o rușine pentru întreaga Românie», sei la vergogna di tutta la Romania. Un episodio che ha segnato il difensore romeno, ma che ha anche contribuito a forgiare il suo carattere.

In quel momento difficile, uno dei pochi a difenderlo apertamente fu Daniele De Rossi, allora centrocampista e leader della Roma, oggi allenatore del Genoa. Un’amicizia nata sul campo e rafforzata da stagioni condivise nella Capitale, 97 partite giocate insieme, che resiste anche quando i due diventano rivali. Ora, però, il rapporto sale di livello: Chivu e De Rossi si affrontano per la prima volta da allenatori.


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Chivu Inter, Marassi tabù e rispetto per De Rossi

La sfida di Marassi non è semplice per i nerazzurri nemmeno dal punto di vista statistico. L’Inter non vince in casa del Genoa dal 2020 e nelle ultime tre trasferte ha raccolto solo pareggi, lasciando per strada sei punti. Un campo storicamente ostico, reso ancora più insidioso dall’entusiasmo ritrovato del Grifone.

Come riportato da Gazzetta dello Sport, Chivu non ha nascosto il rispetto per il collega: «Affrontiamo una squadra che con il nuovo allenatore ha ritrovato entusiasmo e punti: stimo molto De Rossi, era capitano anche senza fascia e ho sempre apprezzato la sua intelligenza emotiva e calcistica fuori dal comune». Parole che raccontano un legame profondo, ma che non tolgono pressione a una gara delicata.

Scelte obbligate e nodi di formazione

Oltre all’aspetto emotivo, Chivu deve fare i conti con l’emergenza. Dopo lo scivolone in Champions League contro il Liverpool, l’Inter ha perso due uomini per infortunio. Senza Hakan Calhanoglu, centrocampista turco regista e leader tecnico, Piotr Zielinski è il candidato principale per la regia. In difesa, l’assenza di Francesco Acerbi, centrale esperto, apre allo spostamento di Manuel Akanji al centro, con Yann Bisseck pronto a inserirsi sul centro-destra.

Restano da sciogliere altri dubbi: Henrikh Mkhitaryan, mezzala di esperienza, potrebbe essere confermato a sinistra, così come Luis Henrique sulla fascia destra, che sarebbe alla quinta consecutiva da titolare. Davanti, invece, Chivu valuta il partner ideale per Lautaro Martinez, attaccante argentino e capitano. Nelle prove della vigilia spazio a Pio Esposito, giovane centravanti di prospettiva, più che a Ange-Yoan Bonny.

Una partita complessa, tecnica e sentimentale insieme. Per Ch

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