Christos Mouzakitis celebra il trionfo al Golden Boy: «Vincere non ha prezzo, sogno Champions e il Mondiale. Io dopo Yildiz e Bellingham? Fatico ancora a crederci» | OneFootball

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·1 December 2025

Christos Mouzakitis celebra il trionfo al Golden Boy: «Vincere non ha prezzo, sogno Champions e il Mondiale. Io dopo Yildiz e Bellingham? Fatico ancora a crederci»

Article image:Christos Mouzakitis celebra il trionfo al Golden Boy: «Vincere non ha prezzo, sogno Champions e il Mondiale. Io dopo Yildiz e Bellingham? Fatico ancora a crederci»

Christos Mouzakitis celebra il trionfo al Golden Boy. Il celebre talento greco ha parlato del premio ricevuto in un’intervista esclusiva a Tuttosport

Christos Mouzakitis, talento greco dell’Olympiacos, ha recentemente conquistato il Golden Boy nella classifica web, un riconoscimento che ha segnato un traguardo importante nella sua carriera. In un’intervista esclusiva a Tuttosport, il giovane centrocampista ha condiviso le sue emozioni, parlato degli obiettivi futuri e delle sue ispirazioni.

L’EREDE DI YILDIZ E BELLINGHAM«Fatico ancora a crederci. Per me era già incredibile poter essere nella classifica. Vincere non ha davvero prezzo. Stimo tantissimo i vari candidati, a cominciare da Kenan. Di lui mi piace tutto: ha solo 20 anni, eppure gioca con una qualità impressionante».


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IL RISVEGLIO«Ero in ritiro con la Nazionale e mi stavo riposando in camera dopo l’allenamento. A un certo punto il telefono ha iniziato a illuminarsi tra messaggi e chiamate. Non potevo immaginare cosa stesse succedendo, così ho messo il silenzioso e ho continuato a dormire. Il risveglio, come può immaginare, è stato magico…».

PRESSIONE E OBIETTIVI«A essere sincero, il mio punto di forza risiede proprio nel non farmi schiacciare dalla pressione. Negli anni ho imparato a gestirla, a canalizzarla… Questo premio speciale sarà d’aiuto in termini di consapevolezza. Mi spingerà a lavorare ancora più sodo per gli obiettivi che mi sono prefissato. Gioco nell’Olympiacos, il club più grande del mio Paese. Sono abituato a sentirmi sotto esame e a impegnarmi per non tradire chi crede in me».

GLI OBIETTIVI«Semplice: vincere la Champions League e partecipare al Mondiale con la Grecia. Non chiedo altro».

CRESCITA FISICA«Devo crescere tanto a livello fisico. Sono ancora indietro sotto questo aspetto. Diventare più forte fisicamente e prestante nei 90 minuti».

IL PUNTO DI RIFERIMENTO«Direi Arda Guler, anche se siamo due giocatori diversi: lui è più offensivo. L’ho incrociato da poco in Champions e durante la partita è capitato di scambiarci qualche battuta. Ha un gran futuro davanti: sono sicuro che ci affronteremo molte altre volte. Non vedo l’ora di batterlo».

IL REAL MADRID«Parliamo del club più grande della storia del calcio. I loro giocatori sono nel miglior momento della carriera. Hanno alieni come Mbappé e Vinicius. E poi anche i vari Camavinga e Valverde: erano ovunque».

DAL PORTIERE AL CENTROCAMPISTA«Quando giochi in porta, oltre ad avere una visione privilegiata su quel che succede in campo, sai che il minimo errore può affossare tutta la squadra. Devi assumerti una dose di responsabilità maggiore rispetto a quella dei tuoi compagni. E questo credo che mi sia stato d’aiuto nel mio ruolo. Giocare in porta mi piaceva. Se non fosse stato per quell’incidente magari oggi giocherei nella seconda divisione greca (ride, ndr). Scherzi a parte, credo che sarei troppo basso per poter giocare ad alti livelli in quel ruolo».

IDOLO«Van Der Sar, un gatto».

SOGNO«Il Real è il Real…».

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