
Zerocinquantuno
·14 July 2025
Ciro Immobile, a Bologna arriva un campione che non ha bisogno di presentazioni: più di 300 gol in carriera parlano per lui

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·14 July 2025
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OPERAZIONE – Il secondo volto nuovo del mercato estivo rossoblù, il primo ad essere presentato in conferenza stampa, risponde al nome di Ciro Immobile: il 35enne centravanti campano, reduce dall’esperienza di un anno col Besiktas, ha trovato dopo giorni di trattativa con la stessa società turca l’accordo per svincolarsi, ottenendo come buonuscita 2,65 milioni di euro a fronte dei 6 netti previsti per completare il suo contratto. Una prerogativa fondamentale per l’esito positivo dell’operazione, non essendo il Bologna intenzionato a versare alcuna cifra per il cartellino. E cosi è stato, con Immobile e il club felsineo che si sono successivamente accordati sulla base di una stagione con opzione per la seconda a circa 2 milioni di euro a stagione bonus compresi.
CARRIERA – Un percorso calcistico che non ha certo bisogno di troppe presentazioni: per il bomber nato il 20 febbraio 1990 a Torre Annunziata l’esplosione fra i ‘grandi’ avviene nella stagione 2011-2012 con la maglia del Pescara, al fianco di Lorenzo Insigne e Marco Verratti e sotto la sapiente guida di Zdenek Zeman, realizzando ben 28 gol in 37 gare e riportando il Delfino in Serie A dopo vent’anni. È la miccia che accende la carriera del giovane Ciro: solo a livello di club Immobile può vantare 304 gol e 78 assist realizzati in 577 presenze totali da professionista con le casacche di Sorrento, Juventus, Siena, Grosseto, Pescara, Genoa, Torino, Borussia Dortmund, Siviglia, Lazio e Besiktas, per quanto sia l’esperienza tedesca che quella spagnola non siano state particolarmente fortunate. Grazie a 207 reti in 340 presenze complessive (oltre a 54 assist), Immobile è inoltre il miglior marcatore nella storia della Lazio: con la maglia biancoceleste ha vinto per 3 volte la classifica cannonieri della Serie A (2017/18 con 29 gol come Mauro Icardi, 2019/20 con 36 gol eguagliando Higuain per reti in una singola stagione, e 2021/22 con 27 gol), dopo averla già dominata col Torino nel 2013/14 (22 gol). L’esordio nel massimo campionato italiano, di cui attualmente è l’ottavo miglior bomber di sempre con 201 centri, risale al 26 agosto 2012: Genoa-Cagliari 2-0, manco a dirlo mettendo subito il pallone nel sacco. A livello personale va annoverata anche la Scarpa d’Oro vinta nel 2020, proprio in seguito alla fantasmagorica annata da 36 reti in 37 gare nella Capitale. E in termini di palmarès, oltre alla Serie B vinta col Pescara, c’è da registrare una Supercoppa di Germania col Borussia Dortmund, 2 Supercoppe Italiane e una Coppa Italia sempre con la Lazio e la recente Supercoppa di Turchia col Besiktas: lo score in Turchia recita 41 presenze, 19 reti e 4 assist. Dulcis in fundo, il rapporto coi colori azzurri, che inizia tra Under 20 e 21 nel 2009, passa attraverso l’esordio del 5 marzo 2014 durante l’amichevole Spagna-Italia 1-0 (c.t. Cesare Prandelli) e culmina nel trionfo all’Europeo itinerante del 2021 targato Roberto Mancini, con 6 gare da titolare su 7 e 2 gol. Nel mezzo anche le esperienze ad un Mondiale (2014), ad un altro Europeo (2016) e a 2 Nations League (2018/19 e 2020/21), andando a segno 17 volte in 57 presenze e arrivando anche a vestire la fascia da capitano.
CARATTERISTICHE TECNICHE E FISICHE – Immobile, 185 cm per 75 kg, è un centravanti differente da Santiago Castro e Thijs Dallinga: se i primi due giocano venendo incontro e legando col centrocampo, Ciro è invece una punta che attacca la linea difensiva avversaria tramite movimenti a smarcarsi in profondità e in diagonale e grandi capacità di trovare spazi alle spalle dei difensori. Quanto alle sue doti balistiche e realizzative, specie dentro l’area di rigore, non c’è bisogno di spiegare granché: i numeri parlano da soli. Piccola nota tattica, alla luce di quanto appena affermato: in certe partite, se non dall’inizio almeno in corso d’opera, attenzione anche all’ipotesi tandem offensivo, con Immobile non da unico terminale offensivo ma al fianco di uno tra l’argentino e l’olandese in un classico 4-4-2.
IN CONCLUSIONE – Si tratta di un’operazione con pochi rischi e tanti potenziali dividendi: per esempio la possibilità di allungare le rotazioni offensive in una stagione che si preannuncia lunga e faticosa tanto quanto quella appena trascorsa, se non di più, e l’opportunità di rimpolpare la quota italiani, alla luce delle famose liste dei 25 da consegnare per Serie A ed Europa League. Il curriculum del giocatore e un accordo economico importante non lasciano comunque pensare ad un elemento solo di contorno. E non potrebbe essere altrimenti, vista l’esperienza e la qualità che Immobile porterà in dote al Bologna.