Clamoroso in Inghilterra: il Crystal Palace escluso dall’Europa League a causa della… multiproprietà | OneFootball

Una delle problematiche più annose del calcio è sicuramente la multiproprietà. Dall’estate del 2018 la Filmauro è l’unica proprietà italiana a possedere due squadre e, seguendo i vincoli imposti dalla FIGC, sarà costretta a vendere una tra Napoli e Bari entro il 2028. Come ribadito a fine maggio, la multiproprietà sta causando problematiche anche in giro per l’Europa con il Crystal Palace che ne farà le spese nella prossima stagione.

Copyright: Mike Hewitt/Getty Images – Via OneFootball

Multiproprietà: il caso Crystal Palace

Il Crystal Palace ha vinto la scorsa edizione della FA Cup qualificandosi, secondo regolamento, alla prossima edizione dell’Europa League. Con la vincita da parte del Lione del ricorso contro la retrocessione in Ligue 2, i francesi prenderanno proprio il posto delle Aquile nella competizione europea. Come mai? I due club hanno violato i paletti imposti della multiproprietà.

John Textor, proprietario del Lione, possiede anche il 45% delle azioni del Crystal Palace e, per permettere agli inglesi di disputare la competizione, aveva rinunciato a tutte le sue cariche dirigenziali all’interno del club. Nonostante questo le Eagles sono state “retrocesse” in Conference League per questioni di classifica rispetto al Lione. I francesi sono arrivati sesti mentre gli inglesi dodicesimi.

Al posto del Crystal Palace, parteciperà alla prossima edizione dell’Europa League il Nottingham Forrest arrivato settimo nella scorsa edizione della Premier League. Come già annunciato il Palace presenterà ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport. Insomma, la multiproprietà continua a danneggiare giocatori, club e soprattutto tifosi.

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